Anche mille bottiglie di vini pregiati nel sequestro dei beni Daccò

I vini pregiati sono un bene rifugio. Deve averlo pensato anche Pierangelo Daccò, l’uomo d’affari coinvolto nello scandalo della sanità lombarda. Chissà se dispensava brindisi con la stessa generosità con cui allietava le vacanze degli amici potenti. Questa mattina comunque anche i vini collezionati con passione sono finiti nel sequestro dei suoi beni ordinato dalle autorità giudiziarie. Oltre alle case e allo yacht sono state sequestrate mille bottiglie di vini pregiati (per un valore indicativamente intorno ai 300mila euro). Resteranno in custodia giudiziaria in luogo adatto, cioè dove già si trovano, la cantina del ristorante Sadler a Milano. Bocche cucite sulle etichette ma non è difficile immaginare che abbondino i nomi dei grandi francesi.
Alla fine dell’iter giudiziario potrebbero finire all’asta?