Al carcere di Padova si fanno dolci strepitosi e le recidive sono scese all’1%. Ora ci prova Bollate

I biscotti dei detenuti del carcere Due Palazzi di Padova (I dolci di Giotto) sono amati dai gourmet e presentati nelle più importanti rassegne gastronomiche. Produttori di fama legano il loro nome ai dolci che escono dalla casa di reclusione veneta e il sito del laboratorio ha una attiva sezione di ecommerce (chi vuole comperare questo Natale il panettone al Kebir, Moscato di Pantelleria Dop, sappia che contribuirà con 2€ all'Associazione Cena di Santa Lucia per il progetto di adozione a distanza di 20 bambini bisognosi dell'Africa). Il progetto Due Palazzi è molto conosciuto e riconosciuto per i suoi successi – il tasso di recidiva è sceso all'1% – e comincia a fare scuola.
Oggi a muoversi è il carcere di Bollate anch'esso famoso per i progetti di recupero e reinserimento dei detenuti. Ha annunciato l'accordo con la scuola alberghiera Frisi di Milano. I detenuti di Bollate seguiranno corsi e sosterranno come privatisti l'esame di ammissione al secondo anno dell'istituto. Già previste sinergie con la cooperativa ABC La sapienza in tavola, che già collabora con il carcere per servizi di catering per cerimonie ed eventi. Manco a dirlo il progetto si sostiene con fondi privati.
Che dire? Auguri del massimo successo a Massimo Parisi, direttore dell'istituto di pena, che continua l'opera illuminata della formidabile Lucia Castellano, oggi assessore alla casa del Comune di Milano.

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  • carl |

    Ci sarebbe una domandina ingenua..Come mai negli anni del cosiddetto miracolo e boom economico dell’Italia nostra a nessuno venne in mente di promuovere questo genere di iniziative..?
    Non serve a niente porre una domanda del genere?
    Serve, serve.. Perchè contribuisce a una miglior valutazione di quegli anni.. Quanto a coloro che non decisero di promuovere iniziative del genere, o sono morti, o sono decrepiti, o sono e rimarranno ignoti..
    Carl

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