Anche il Consiglio di Stato boccia le semine Ogm in Friuli

Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dell’agricoltore friulano Giorgio Fidenato sulla semina di mais Ogm. Intanto si attende la pubblicazione del decreto firmato il 23 gennaio dai ministri della Salute, delle Politiche agricole e dell’Ambiente, che proroga per altri 18 mesi il divieto di coltivazione di mais Ogm MON810 sul territorio italiano, in attesa dell’entrata in vigore della nuova direttiva Ue in materia. Il governo ha ribadito la sua posizione per un’Italia Ogm-free.

“Non nutrivo grandi speranze nel Consiglio di Stato, come del resto in ogni situazione in cui ad esprimersi è un Tribunale italiano, visto che siamo il Paese della disapplicazione dei trattati europei” ha affermato Fidenato commentando il rigetto del proprio ricorso e ha annunciato che porterà la questione alla Corte di Giustizia europea, l’unica, ha detto, “che ha riconosciuto la bontà delle nostre istanze e del nostro operato”.  Ma la Ue ha già detto che l’ultima scelta sarà dei singoli governi. Ed è giusto così su una materia che continua a dividere troppo.

  • roberto nitti |

    Qualcuno direbbe: andiamo avanti cosi’, facciamoci del male. Non vietiamo solo la coltivazione con sementi OGM di piante destinate al consumo animale, ma chiudiamo anche quei pochi (se ancora ce ne sono) centri di ricerca sulla produzione di sementi OGM! Tanto, per alimentare i quasi 20 milioni di bovini e suini che alleviamo (senza contare ovini e pollame) possiamo sempre importare mangimi dall’estero, oppure coltivare mais inondando i nostri terreni di fertilizzanti (anche quelli importati, naturalmente). Carlo Petrini sara’ anche contento ma a me pare un vero masochismo intellettuale ed economico.

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