Come un gran jazzista Romito ricrea gli standard della cucina italiana per Bulgari

Chi è appassionato di jazz sa bene qual è il valore degli standard. Pezzi da antologia, suonati mille e mille volte da grandi musicisti. Li riconosci, ti appartengono, ma ognuno degli interpreti aggiunge qualcosa di suo. Un suo twist, come direbbe un bartender di tendenza. E il pezzo, lo standard, rivive ogni volta una vita nuova.

Uno dei grandi meriti di Niko Romito – a mio parere il più illuminato dei nostri cuochi – è stato, tra le altre cose, aver creato un’antologia ei grandi piatti della tradizione gastronomica italiana. Lo ha fatto per un progetto di largo respiro, insieme con la catena Bulgari, che gli ha aperto le cucine in alcuni dei suoi resort più esclusivi. Finora la partnership Romito-Bulgari è già attiva a Dubai ed in Cina (a Pechino e Shanghai). Fra un mese aprirà invece a Milano.

L’inaugurazione del ristorante del tristellato cuoco abruzzese al Bulgari Milano è fissata per il 27 agosto. Per la gioia dei gourmet milanesi: una conferma in più del fatto che hanno la fortuna di vivere nella città attualmente a più alto tasso gastronomico del Paese.

Cosa si mangerà al Romito da Bulgari? Un brodo purissimo per iniziare, un grande antipasto all’italiana, da condividere, in cui è sintetizzato il meglio delle nostre regioni seguito da versioni ricodificate della tradizionale Lasagna, della Cotoletta alla Milanese, Spaghetti con aragosta e gamberi rossi, Tonno fagioli, cipolla e origano e del  Tiramisù come dessert – solo per nominare qualche piatto. Più alcune nuove proposte che verranno svelate il giorno di apertura. 

Il resident chef al Bulgari Hotel di Milano sarà Claudio Catino, già al timone delle brigate dei Bulgari Hotel a Pechino e a Shanghai durante i primi mesi dopo le aperture.

“Nel format ideato per Bulgari abbiamo lavorato a un’antologia di ‘standard’: grandi classici – non solo ingredienti e ricette, ma anche concetti legati alla presentazione e al servizio – della nostra tradizione, che abbiamo  cercato di interpretare in modo filologicamente corretto e insieme aggiornato, conciso e necessario. Un grand tour gastronomico del meglio della cucina italiana; un’esperienza esclusiva e assoluta della mia interpretazione di ciò che la cucina italiana è oggi” ha fatto scrivere Romito nel comunicato stampa d’annuncio della nuova apertura.

Noi, modestamente, sottoscriviamo in pieno.