Anche in Italia l’hamburger di fake-meat (chi l’ha assaggiato dice che è buono)

È arrivato in Italia l’hamburger di fake-meat. Vale a dire un hamburger che sembra di carne, che ha gusto di carne, ma che è fatto essenzialmente con proteine di piselli.

Ho presente l’importanza di trovare sostituti delle proteine animali che consentano di mantenere una dieta equilibrata sorridendo all’ambiente (o meglio cercando di arrestarne la distruzione). Ma non riesco a capire perché dovrei mangiare un finto hamburger. Semplicemente ci rinuncio.

4-beyond-burgerDetto questo, BEYOND BURGER, il burger di “non-carne” composto al 100% da proteine di origine vegetale prodotto da Beyond Meat da domani si potrà trovare nella catena di hamburgerie bolognesi Welldone.

Beyond Burger – spiegano i produttori – è un burger che ha la stessa resa e lo stesso gusto della carne bovina. Ha l’aspetto, il gusto, la succosità, il profumo e la consistenza della carne di mucca (una collega che oggi l’ha assaggiato conferma, punto per punto). È ricco di ferro quanto la carne bovina, non contiene Ogm, soia, ormoni o antibiotici, è privo di colesterolo e di glutine. È altamente sostenibile: hanno calcolato che il risparmio rispetto alla lavorazione della carne animale equivale al 95% di terra utilizzata, al 75% di acqua, con un abbattimento delle emissioni di gas serra dell’87%.

Indubbiamente la “non carne” ha molte frecce al proprio arco. Nel presentare il nuovo burger è stato ricordato che le proteine di origine alternative sono una scelta obbligata per il nostro pianeta, se pensiamo che secondo la FAO entro il 2050 la popolazione mondiale aumenterà di un terzo e non ci saranno risorse sufficienti per sopportare un’alimentazione basata prevalentemente su base animale come quella attuale. Senza dimenticare la produzione di gas serra causata dall’allevamento intensivo. 

Welldone è una catena bolognese di hamburgerie gourmet fondata da Andrea Magelli e da Sara Roversi nel 2013.

Il Beyond Classic e il Beyond Welldone verranno proposti senza alcun cambiamento di ricettazioni e di prezzo, “per lasciare l’esperienza del consumatore uguale nel sapore ma più ricca di salute e sostenibilità”.

  • carl |

    Beh, se i prezzi rimangono uguali il mercato – sia “tradizionale” che “beyond” ..- continuerà a guadagnarci e ancora di più… Perchè coltivare piselli (sia pure con tutti i processi ed aggiunte successive) è pur sempre meno challenging e costoso che allevare bovini…

    In ogni caso la carne vegetale è pur sempre meglio di altre alternative…Specie di quella del film con C.Heston e E.G. Robinson che usci come “Soylent green”, ma in Italia fu intitolato (chissà perchè?) “2022 i sopravissuti” e del quale (sempre chissà perchè ?) non è mai stato fatto un remake… Un film peraltro pregevole che tratteggiava distopicamente la realtà di un mondo overpopolato…

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