Perché Luminist di Iannotti è il format più “visionario” d’Italia

Luminist di Giuseppe Iannotti presso le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Napoli è il luogo “più visionario d’Italia” secondo Gambero Rosso e Artribune. I quattro spazi creati da Iannotti nel cuore di Napoli sono stati premiati nella prima edizione di Visionary Places, riconoscimento che “celebra l’eccellenza e la capacità imprenditoriale nell’offrire un’esperienza gastronomica di altissimo livello, capace di coniugare arte, innovazione, design, responsabilità sociale e ambientale”. Un impegno non da poco, verrebbe da dire.

Il progetto gastronomico di Iannotti riunisce sotto lo stesso tetto quattro realtà diverse: il caffè e il Bistrot Luminist al piano terra del Museo, il ristorante fine-dining 177Toledo e il cocktail bar Anthill all’ultimo piano.

L’abilità di Iannotti è stata quella di realizzare un progetto omogeneo e allo stesso tempo sganciato dalla sua esperienza bistellata al Krèsios di Telese Terme.

L’offerta è variegata e completa. Il menù del bistrot è agile e accattivante nel suo ancorarsi alla tradizione napoletana, 177Toledo pur elevando l’esperienza al fine dining propone piatti di facile lettura che non restringono la platea alla nicchia gourmet. Anthill è intrigante ma resta accessibile.

Un ristorante visionario – spiegano gli ideatori del premio – è “un luogo capace di distinguersi senza seguire le mode, interpretando il concetto di benessere sia per i commensali che per il personale ponendo attenzione a tutti gli elementi accessori alla cucina, che contribuiscono a rendere l’esperienza del cliente completa”. Well done Giuseppe.