Addio al conte Lucio, vignaiolo e pescatore (tra le altre cose)

L’ultima volta era stato a Capofaro. Il conte Lucio, come veniva chiamato da tutti, era arrivato alla tenuta eoliana di Tasca con l’amico di sempre. Qualche giornata sull’isola, tra sfide a carte e uscite a pesca. Abbiamo condiviso qualche bicchiere e un paio di cene. Stare a tavola con il conte Lucio era sempre uno spettacolo: riusciva ad essere allo stesso tempo ruvido e accattivante. Seduttore nato – e quindi senza malizia – possedeva il fascino dei grandi personaggi da romanzo.

Lucio Tasca d’Almertita se ne è andato oggi all’improvviso, a 82 anni. Lasciando tutti increduli e dolenti. Con lui scompare l’ultimo protagonista della rinascita del vino siciliano, dopo Giacomo Rallo e Diego Planeta. In molti in queste ore ne scrivono ricordando quanto fatto per l’enologia siciliana. Ma lui era molto di più. Che la terra ti sia lieve, conte Lucio.

 

  • Giuliano |

    D’accordo su tutto, e massimo rispetto, ma finiamola una buona volta con la cosiddetta “nobiltà”, re, regine, principi, conti e marchesi!!!
    Cose ridicole, lasciamole al passato!!

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