Antonia Klugmann, chef rivelazione dell’anno per Il Sole

La guida ai ristoranti del Sole 24 Ore, elaborata dal gastronauta Davide Paolini, ha premiato come rivelazione dell'anno la giovane chef di Venissa Antonia Klugmann.

AntoniaAntonia, creativa e rigorosa, con un autentico attaccamento al territorio, fa una cucina essenziale, netta nei sapori e naturale. Metà del lavoro è fatto nell'orto, che è un prolungamento della cucina. “La stagionalità e l’elemento vegetale sono gli elementi principali e fondanti dei miei piatti – ha spiegato Antonia – l’amore per il naturale, l’acqua, l’orto e il frutteto ci accompagnano nella scelta delle materie prime da utilizzare”.

Ottima scelta di Gianluca Bisol, il produttore di Prosecco che qualche anno fa ha fatto rifiorire la piccola isola di Mazzorbo nel cuore della laguna veneziana e aperto il ristorante Venissa (una stella Michelin), al principio affidato alle cure di Paola Budel.

 Antonia Klugmann non ha avuto un percorso professionale tipico. Non è figlia d'arte, anzi i suoi speravano per lei altre mete. Ha iniziato tardi la carriera da cuoco e ha da subito seguito una strada personale, seppure non mancano nel suo curriculum incontri e stage presso illustri colleghi.

I suoi piatti sono ottimi e intriganti, si vorrebbe solo un po' di generosità in più sulle porzioni!

 

  • carl |

    L’acronimo NYMBY (NOT IN MY BACK YARD) è divenuto purtroppo famoso.. Nessuno vuole armi e/o armati nel proprio Backyard..
    Ma un orticello come quello della Klugmann sì..
    Nevvero..:o)?

  • carl |

    Ma da quel che ho potuto rilevare (e non solo quelle della Klugman di Venissa, ma in genere..) le “porzioni” della post-cucina..:o) sono più “creazioni”, “opere d’arte culinaria” che vere e proprie porzioni alimentari..
    Per non parlare della più che evidente importanza assunta dal lato, dal tratto “poli-cromatico” dei piatti ….
    Erro? Sbaglio?
    Sono un incurabile dilettante e “non-gourmet”..:o)

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