Circa 330 chilometri, 24mila metri di dislivello. È il percorso che si snoda lungo le due Alte Vie della Valle d’Aosta, con partenza e arrivo a Courmayeur. Il Tor des Géants, la corsa che ogni anno attira migliaia di sportivi e appassionati e che si conclude proprio oggi nella località sormontata dal Monte Bianco.
A qualche centinaio di chilometri un buon numero di coraggiosi (altrettanto appassionati, ma fosse non così sportivi e atletici) si sono sottoposti a un tour delle Alte Vie di stampo gastronomico. Nella cornice di Cheese – la manifestazione di Slow Food sui formaggi di tutto il mondo in corso a Bra – la regione Valle d’Aosta ha indetti organizzato un insolito percorso tra le produzioni di eccellenza delle fontane d’alpeggio. Tutti presenti lungo il tracciato del Tor, appunto. Diciassette tappe gustose e certificate: dieci sono state finaliste al concorso Fontina d’alpeggio 2014.
Un modo brillante per parlare di queste produzioni di altissima qualità. Di Fontina Dop si realizzano 400mila forme l’anno e solo 60mila sono d’alpeggio. Poche regole chiare: la fontina Dop nasce dal latte intero di una mungitura (quindi due produzioni di fontina al giorno), sale e caglio. Molti di questi casari possiedono un numero esiguo di vacche e spesso, raggiunti i limiti di età, non trovano eredi. Per questo la produzione è in costante calo ogni anno.
Ma da ultimo qualche giovane prende la strada della montagna. Mai in numero sufficiente, ma è comunque un buon segno. Il problema resta la garanzia di una giusta remunerazione. Come non smette di ripetere Petrini…