I paesi produttori di vino finalmente hanno deciso di fare squadra per tutelare il settore in sede comunitaria. Oggi a Verona il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha ospitato al Vinitaly i suoi colleghi di Francia, Portogallo, Spagna, Slovenia, Ungheria insieme a Paolo De Castro in rappresentanza del Parlamento europeo.
Oltre a felicitarsi per la bocciatura da parte del parlamento europeo del sistema “a semaforo” adottato da alcuni paesi del Nord Europa (Gran Bretagna in testa) per ridurre il consumo di grassi e zuccheri che colpisce molti prodotti made in Italy, il gruppo di ministri ha discusso di nuovi vigneti, tutela delle denominazioni e strumenti finanziari a sostegno della promozione. I ministri hanno convenuto che non sono accettabili passi indietro sul fronte delicato delle denominazioni mentre sul sistema di autorizzazione dei vigneti, ha fatto sapere il Mipaaf, “ci si è confrontati sulla possibilità di valutare aumenti delle quote nazionali che siano bene legati alle necessità territoriali e di mercato, con una maggiore flessibilità su alcune scelte a partire dai criteri di ammissibilità”.
In sostanza via libera a un ripensamento del limite dell’1% ma senza rischiare di penalizzare i produttori in termini di valorizzazione dei terreni. Al Forum di oggi, ha ricordato Martina, sono stati rappresentati oltre l’80% dei produttori europei. Si tratta ora di capire se avranno la forza di sostenere le proprie ragioni di fronte agli altri partner europei…