Comprereste un’azienda vinicola cinese per 11 penny? Potreste farlo, fa sapere l’edizione cinese di Decanter uno dei magazine più informati sul mondo dell’enologia internazionale. Naturalmente nessuno regala nulla. E la Cofco, colosso statale dell’agroindustria, che mette sul mercato la sua quota di maggioranza della Junding Winery Co e Shandong Cofco Junding Wines & Spirits non nasconde il profondo rosso della casa vinicola. In sostanza chi la acquisterà dovrà far fronte ai 42 milioni di sterline di perdite.
Cose che accadono in quello che veniva considerato l’Eldorado del vino mondiale, l’enorme mercato dei nuovi ricchi cinesi assetati di consumi occidentali. La stretta ai regali di prestigio decretata dal governo con la legge anticorruzione ha provocato parecchi grattacapi agli importatori di vini occidentali e anche i produttori francesi che continuano detenere saldamente il primato delle vendite hanno visto arretrare i propri guadagni. Qualche spiraglio sembra tuttavia a aprirsi, almeno per gli spirits: il gruppo francese Rémy Contreau ha appena annunciato un balzo imprevisto delle vendite…