Non solo bolle (e che bolle!) per la famiglia Lunelli, proprietaria di Ferrari Trento. In Toscana, nel super panoramico poggio di Podernovo, Tenute Lunelli produce infatti dei rossi. Sangiovese, perlopiù, ma su una costa particolarmente ben esposta è impiantato del Cabernet Franc, da cui si realizzano poche migliaia di bottiglie di vitigno in purezza.
Auritea – questo il nome del vino – ha debuttato la settimana scorsa durante la Milano Wine Week. Trovando caldissima accoglienza.
Podernovo, ha ricordato Marcello Lunelli, “gode di un microclima ideale per la creazione di vini rossi di pregio, grazie alla brezza marina che rinfresca le calde giornate estive. Il vigneto “Olmo”, situato sul lato est della collina di Podernovo, produce un Cabernet Franc di particolare freschezza, grazie all’esposizione al sole del mattino e il riparo dai forti raggi pomeridiani”.
Un terreno ricco di minerali, anche in superficie, tanto che camminando nel vigneto – ha raccontato – si possono ritrovare conchiglie fossili dell’era pliocenica. Da qui il nome Auritea, che rimanda ad Arca Aurita, la conchiglia fossile presente da milioni di anni nei terreni della Tenuta.
Il nuovo vino nasce dalla collaborazione con Luca D’Attoma, enologo di grande esperienza su questo tipo di vitigno, e da alcuni anni consulente enologico delle Tenute Lunelli.
La prima annata di Auritea proviene dalla vendemmia 2015: vinificazione in acciaio, 18 mesi in barriques di legno francese, prima di affinare per altri 12 mesi in bottiglia. Come tutte le etichette di Podernovo, sarà un vino biologico.