Il mondo della nautica da sempre incrocia i percorsi con il design. Grandi firme sono state chiamate a progettare barche iconiche, lo studio dei materiali si intreccia, così come le soluzioni tecnologiche al servizio della funzionalità. Mai come quest’anno però l’industria dello yachting ha assunto un ruolo protagonista nelle giornate della Design week milanese. Azimut Yachts ha calato l’asso con una installazione ad alto tasso di suggestività nel cuore del Ticinese con “The Sea Deck”, un anello galleggiante sulla Darsena progettato da AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi. Fino a domenica 23 aprile i visitatori potranno camminare sull’acqua a piedi nudi sulle passerelle realizzate in sughero, sostando in cinque “fermate” che raccontano il nuovo viaggio del cantiere piemontese – da anni il primo al mondo – verso una nautica sempre più sostenibile. Con la realizzazione di “barche dal cuore verde, frutto di una ricerca ventennale, per un nuovo modo di vivere il mare”, come ha spiegato Giovanna Vitelli, presidente Azimut|Benetti.
La passeggiata sulle acque della Darsena è quindi un’occasione per scoprire le tecnologie sviluppate dal cantiere per ridurre l’impatto ambientale, in un contesto cittadino che però evoca l’essenza della navigazione. Per realizzare l’installazione sono stati usati materiali sostenibili e riciclabili: la pavimentazione è stata creata con 2 milioni di tappi di bottiglia in sughero riciclati e macinati, che verranno poi nuovamente trasformati in materiale isolante per l’architettura.
Nello specchio d’acqua si possono vedere i mini-modelli (virtuoso understatement piemontese) della nuova Serie Seadeck del cantiere, la prima serie ibrida di motoryacht per la famiglia in cui si è cercato di racchiudere le migliori tecnologie di ultima generazione per ridurre le emissioni e il consumo energetico.
Ognuna delle cinque “stazioni” lungo il percorso racconta una delle innovative soluzioni adottate. La prima tappa è dedicata alla nuova propulsione ibrida per ridurre l’assorbimento energetico, dall’installazione di pannelli solari all’impiego di materiali riciclati fino al carbonio adottato per alleggerire gli scafi fino al 30%.
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