Sul tetto del mondo dell’ospitalità alberghiera non c’è un esclusivo retreat nel cuore della foresta vergine o su spiagge incontaminate ma una splendida villa settecentesca affacciata sul lago di Como. Diciamo la verità, un moto di orgoglio nazionale è inevitabile alla notizia che in cima alla lista dei 50 migliori hotel al mondo c’è un’insegna italiana. Quindi congratulazioni al Passalacqua di Montrasio e alla famiglia De Santis proprietaria anche del Grand’ Hotel Tremezzo, sempre sul lago di Como.
La classifica dei 50 Best Hotels – consorella dei 50 Best Restaurants e 50 Best Bars – è stata svelata ieri sera a Londra incoronando l’albergo italiano e mostrando nei primi cinquanta anche Il Four Seasons di Firenze (al 9° posto), l’Aman Venice (14°), Le Sirenuse di Positano (20°) e il pugliese Borgo Egnazia (21°). Un ottimo risultato per l’Italia del turismo di lusso, anche se fa pensare il fatto che in classifica non compaia neanche un albergo della capitale o di Milano, compulsivamente dichiarata la città italiana più “europea”. Londra e Parigi hanno entrambe quattro insegne tra i primi cinquanta.
Passalacqua, un tempo dimora del compositore Vincenzo Bellini, si sviluppa in sole 24 camere, in un sontuoso tripudio di eleganza barocca. Ciò che affascina è la dimensione quasi privata della struttura, avvolta da suggestivi giardini degradanti verso il lago e arredi preziosi con affreschi e stucchi originali. Nella classifica è seguita dal Rosewood di Hong Kong e il Four Seasons Bangkok a Chao Phraya River.