Pensa agli “Spaghetti agli otto pomodori”, frutto di mesi di ricerca, in collaborazione con i ragazzi e le ragazze del progetto di agricoltura sociale L’Orto Giusto: un piatto intimamente legato all’alternarsi delle stagioni. Presente nel menu solo quando sono disponibili i pomodori freschi, cambia sottilmente di mese in mese, quando le diverse varietà raggiungono il massimo della maturazione e si danno il cambio nella miscela della salsa, in una virtuale staffetta del gusto.
L’executive chef Francesco Ferretti lo racconta in una manciata di parole il “concept” – come direbbero gli esperti di marketing – de La Roqqa: territorio, identità, impegno, autenticità. Nessuno qui si immagina di salvare il mondo, ma di certo è consapevole di fare il proprio pezzetto sulla strada giusta. Stupisce che a immaginare tutto questo sia una famiglia svedese?
Allora, ricapitolando. Conni Jonsson è un importante imprenditore nordico, a capo di un solidissimo fondo d’investimento. Lui e la famiglia si sono innamorati dell’Argentario. Vacanza dopo vacanza hanno deciso di comprare casa e poi di fare un investimento nel settore alberghiero. Hanno acquistato lo storico hotel Don Pedro a Porto Ercole (pare che chiunque al di sotto dei trent’anni abbia festeggiato tra queste mura battesimi, cresime e maturità) e ne hanno fatto un delizioso albergo di design, collaborando con lo studio di progettazione milanese Palomba Serafini Associati.
Per La Roqqa Ludovica Serafini e Roberto Palomba si sono ispirati al territorio della Maremma, hanno utilizzato i colori di questa terra, affidandosi a tonalità naturali e linee essenziali – emblematici i corridoi dagli angoli arrotondati e l’illuminazione soffusa – si sono appoggiati agli artigiani locali, e hanno sparso qua e là pezzi iconici del design italiano anni Settanta.
L’albergo ha 55 camere, di cui sei suites oltre la penthouse, una splendida terrazza con vista sulla baia, ed è arroccato sulla collina, sotto la fortezza di epoca spagnola da cui prende il nome e a pochi passi dal sontuoso giardino botanico Corsini. Fa capo al gruppo Erqole, società italiana del gruppo svedese Qarlbo AB, di cui fanno parte anche l’Isolotto Beach Club e l’hotel Torre di Cala Piccola con vista mozzafiato sul Tirreno. Il prossimo grande progetto che occuperà l’imprenditore svedese è la riqualificazione dell’ex-stabilimento Cirio affacciato sulla baia di Porto Ercole e prostrato da anni di degrado: della sua trasformazione in sofisticato luogo di ospitalità si occuperà l’architetto fiorentino Mario Casamonti, che ha firmato la nuova cantina Antinori in Chianti.
Molta attenzione, non di facciata, è posta sul tema della sostenibilità. A partire dai materiali utilizzati, dall’approvvigionamento iper-locale, la collaborazione con attività del terzo settore come L’Orto Giusto, la scelta di avere per il 75% personale del luogo. Spesso professionisti che hanno potuto “tornare a casa” proprio grazie all’opportunità di lavoro offerta dal gruppo cui fa capo La Roqqa.
Tutto qui parla toscano. “La nostra cucina – dice Ferretti, che cura tutta la proposta gastronomica del gruppo – è semplice, territoriale e stagionale. Rispettiamo i cicli dell’anno, lavorando con ciò che la terra e il mare offrono e utilizzando il più possibile materie prime locali”. Infatti, dopo mesi di ricerche nell’area, il cuoco è riuscito ad avere il 90% dei fornitori nella zona. Anche la carta dei vini, molto curata, è interamente dedicata ad etichette toscane, con più di una chicca di piccoli produttori.
Sia il ristorante Scirocco sulla terrazza panoramica che il bistrot Mezzanino, cui si accede dalla scenografica scala interna, sono aperti al pubblico esterno. Così come l’Isolotto Beach Club, dove sono assicurati bagni in acque smeraldo e piatti freddi di alto livello. Ferretti ha voluto anche il grill, per pesce, carne e verdure. Immerso nella profumata macchia mediterranea, con erbe e arbusti costieri, l’Isolotto è l’epitome della Maremma.
Cosa si fa a La Roqqa? Oltre alla vita marina, comprese gite in barca lungo la costa, si scorrazza per la Maremma (se si è fortunati a bordo della 500 Spiaggina con sedute in vimini, guidata solo dal direttore dell’albergo), si fanno escursioni in bici elettrica e shopping nelle piccole boutique di Porto Ercole. Non dovrebbe mancare una visita all’Orto Giusto, la cooperativa sociale di Orbetello con cui collabora l’albergo, che dà lavoro a giovani con disabilità, aiutandoli a trovare equilibrio ed autonomia attraverso la coltivazione di frutta e verdura.