Relax a cinque stelle nel Piemonte meno “addomesticato”

Il Piemonte che non ti aspetti. Non quello mozzafiato ma quasi troppo “pettinato” e sicuramente preso d’assalto da troppi viaggiatori e gourmet delle colline langarole patrimonio Unesco. Nemmeno il più lento e agricolo Monferrato, dove turisti americani stanno acquistando vecchi casali e stupiscono i vecchi che ancora stazionano sulle panchine nella piazza del paese. Per molti piemontesi l’ovadese è già una terra di mezzo – parola di autoctona – profuma già di mare e le sue corolle montuose e verdissime mettono soggezione. Tecnicamente è ancora Monferrato ma mentre altrove si è abituati a ingaggiare un confronto serrato con la natura, pretendendo addirittura di addomesticarla, qui la natura la fa da padrona e lo sguardo si perde lontano. È dunque un luogo ideale (predestinato?) per il buen

 

Lo ha pensato a ragione una coppia inglese che ha deciso nel 2021 di trasformare in moderno relais un antico casale del 1200. Così è nato Nordelaia. A una manciata di chilometri dal casello di Ovada ma già lontano da tutto. Domina un colle e si guarda in faccia con il romantico villaggio di Cremolino, un intrico di viuzze acciottolate su cui si erge severo l’immancabile castello medievale. La vista da Nordelaia è più che suggestiva, specie al tramonto.

Il relais di charme offre dodici suites, un’ampia area spa e hammam e due piscine. Per chi è orientato al benessere la scelta è ampia, dai rituali e massaggi ayurvedici alle sessioni di yoga e meditazione con vista sulle colline. Lunghe passeggiate nei boschi, percorsi di trekking o in e-bike tra i vigneti per i più sportivi.

Questa primavera viene anche riproposta l’esperienza Xtra Italians – Passionate Makers in Love with Italy: laboratori e incontri con artigiani stranieri che hanno scelto l’Italia per coltivare le proprie passioni, come l’inglese Sam del vicino Agriturismo BioBruni, allevatore e produttore caseario che insegna a fare il burro nelle cucine di Nordelaia. 

La proposta gastronomica è affidata allo chef scozzese Charles Pearce, con la supervisione dell’esperto Andrea Ribaldone. Piatti della tradizione al Lounge Bistro, osteria moderna, e una cucina più orientata al fine dining nel ristorante gastronomico Lorto.  Al Bistro si gioca sulle contaminazioni tra cucina piemontese, italiana e  internazionale: dalle tapas (Pane e ragù, Tortilla di patate e cipolla confit con tartufo nero, Costine glassate di maiale piemontese ed erba cipollina) a piatti immancabili come i Plin di manzo brasato, il Vitello Tonnato o il Pescato del giorno, omaggio alla vicina Liguria. 

Alle tavole di Lorto si affaccia più esplicita la personalità di Pearce: una cucina in cui “il vegetale è il protagonista e la proteina animale, per una volta, accetta il ruolo di ‘migliore attore non protagonista’, diventando condimento o puro sapore”. Lo chef predilige il pesce, utilizzato in ogni sua parte e messo in dialogo con i vegetali, in larga parte provenienti dall’orto di Nordelaia: un piccolo angolo dedicato alla coltivazione secondo i metodi dell’agricoltura rigenerativa. Un progetto in collaborazione con La Rapa Bendata, cooperativa agricola sociale di Novi Ligure.