L’Italia può vantare il miglior boutique hotel e il miglior hotel europeo: un unico indirizzo, Passalacqua sul lago di Como. La sontuosa villa settecentesca, disegnata dall’architetto milanese Carlo Felice Soave reimmaginando l’antico possedimento di Papa Innocenzo XI, due anni fa aveva stupito tutti riuscendo ad agganciare il podio nella prima edizione dei 50Best Hotels, che ieri sera a Londra hanno invece incoronato il Rosewood di Hong Kong.

Passalacqua – quest’anno quarto – è comunque il più in alto in classifica dei quattro italiani presenti nella lista dei primi 50 al mondo secondo 50Best: al nono posto c’è il Four Seasons di Firenze, al 22° Bulgari Roma e al 26° Il Pellicano di Porto Ercole. Gli ultimi due sono new entry in classifica.
Situato sul lungomare di Tsim Sha Tsui, Rosewood Hong Kong è uno scintillante “complesso verticale” in vetro che sale per 43 piani e spazia nella vista dallo storico porto della cittadino al Kowloon Peak. All’interno, 413 camere e suite vestite di un lusso discreto dove primeggiano le viste panoramiche. Undici bar e ristoranti offrono un ventaglio completo, dalla versione raffinata dei cha chaan teng (i tipici diners della città) dell’Holt Café al cibo di strada indiano rivisitato da Chaat.
In generale spicca la forte presenza degli hotel asiatici e l’ingresso di alcuni nomi storici: l’Hôtel de Paris di Montecarlo, che il re dell’alta cucina Alain Ducasse trasformò in meta gastronomica aprendovi il suo ristorante trentotto anni fa (oggi ai fornelli di Le Louis XV officia Emmanuel Pilon), il Copacabana Palace, meta iconica di Rio de Janeiro, new entry con il più altro posizionamento (11°), il mitico Taj Mahal a Mumbai.
Molta Hong Kong, Bangkok e Giappone. Qualche meta esotica – oltre alle Maldive del Soneva Fushi – il Singita nel Kruger Park in Sudafrica e l’indonesiano Mandapa.
Parecchia Londra e poco Mediterraneo (nessun hotel spagnolo tra i primi 50).
La cerimonia di svelamento della lista ieri sera all’Old Billingsgate sul Tamigi ha riunito il fior fiore dell’ospitalità mondiale, che si trova a fronteggiare consumi in rapido mutamento (focus sul benessere personale) e migrazioni dei super wealthy.
Altri nove nomi italiani nella lista 51-100: da Borgo Sant’Andrea ad Amalfi (53°) a Casa Maria Luigia, la sofisticata dimora di Massimo Bottura e Lara Gilmore a Modena.
Qui le liste 1-50 e51-100.