Sushi Matsu, il nuovo must dell’Omakase a Milano

Chi ha la fortuna di aver provato un omakase in Giappone arriccia sempre un po’ il naso di fronte alle esperienze simili realizzate su altre latitudini. Una spocchia del tutto ingiustificata in molti casi. Di sicuro lo sarebbe nel nuovo locale di Taka Matsu, approdato a un progetto personale dopo una lunga e feconda esperienza allo storico ristorante Osaka. 

Sushi Matsu Omakase è un piccolo, elegante e raffinato locale alle spalle di corso Buenos Aires, in un angolo defilato. Tutto gira intorno al bancone omakase da 12 posti dietro al quale opera maestro Taka con la collaborazione di Hirohiko Shimizue e Daigo Wakui.

Il percorso del menù, dettato da ingredienti giornalieri e dall’estro degli chef, è una danza delicata che esalta sapori e tecniche rituali.  Di volta in volta vengono proposti all’ospite singoli bocconi: nigiri, sashimi e preparazioni in stile edomae, il metodo tradizionale di preparazione del sushi nato a Tokyo (l’antica Edo) nel XIX secolo, che dovendo preservare e valorizzare il pesce fresco prevede il ricorso a salature, marinature, scottature e l’utilizzo di brodi dashi o kombu.

Lo chef si è posto obiettivi altissimi e ha tutte le carte in regola per raggiungerli. Già molto ampia la selezione delle materie prime a cui tra poco si aggiungeranno anguilla (un must) e riccio. 

Anche la scelta degli abbinamenti è molto accurata. Accanto a rassicuranti bollicine italiane, una buona varietà di sake e whisky giapponesi.

La sala è molto bella, nel suo minimalismo prezioso. Affascinante la dotazione di coltelli hocho e ancor di più l’Himuro alle spalle dello chef, frigorifero naturale in legno di cipresso che raffredda solo con il ghiaccio, senza elettricità.

Due opzioni di menù a pranzo e cena, che variano in base alla scelta degli ingredienti.