In un’epoca in cui tutto sembra raggiungibile, immediato e vicino, acchiappabile con un clic è giusto ritrovare – e gustare – il senso delle distanze. In questi ultimi giorni sono andata a Tarvisio, un pugno di cime tra Austria e Slovenia, per una manifestazione gastronomica – Ein Prosit – che conoscevo da tempo, ma che mi era sempre sembrata troppo lontana. Soprattutto considerando il ventaglio di appuntamenti più o meno analoghi organizzati in un raggio molto più prossimo a Milano.
Mi sono felicemente ricreduta. Per l’atmosfera rilassata, l’organizzazione perfetta, la buona selezione di degustazioni e laboratori. Certo il fatto di essere una manifestazione di dimensioni ridotte aiuta. Il sole tiepido e i colori della montagna anche. E quale altro congresso/festival/salone potrebbe portarti a cenare a 1800 metri? La sorpresa non è tanto salire in ovovia, ma trovare all’arrivo un borgo incantato.
Nessuna cornice migliore poteva avere al cucina di Ana Ros, che ha un ristorante oltre la vallata, Hisa Franko, a Caporetto. Una cucina di frontiera, di bosco. Silvana, notturna e fiabesca. Mai avrei immaginato di mangiare cuore di cervo crudo e fiori. Ma lassù è stato naturale. Oltre che buonissimo.