La cucina di frontiera

In un’epoca in cui tutto sembra raggiungibile, immediato e vicino, acchiappabile con un clic è giusto ritrovare – e gustare – il senso delle distanze. In questi ultimi giorni sono andata a Tarvisio, un pugno di cime tra Austria e Slovenia, per una manifestazione gastronomica – Ein Prosit – che conoscevo da tempo, ma che mi era sempre sembrata troppo lontana. Soprattutto considerando il ventaglio di appuntamenti più o meno analoghi organizzati in un raggio molto più prossimo a Milano.

Mi sono felicemente ricreduta. Per l’atmosfera rilassata, l’organizzazione perfetta, la buona selezione di degustazioni e laboratori. Certo il fatto di essere una manifestazione di dimensioni ridotte aiuta. Il sole tiepido e i colori della montagna anche. E quale altro congresso/festival/salone potrebbe portarti a cenare a 1800 metri? La sorpresa non è tanto salire in ovovia, ma trovare all’arrivo un borgo incantato.

Nessuna cornice migliore poteva avere al cucina di Ana Ros, che ha un ristorante oltre la vallata, Hisa Franko, a Caporetto. Una cucina di frontiera, di bosco. Silvana, notturna e fiabesca. Mai avrei immaginato di mangiare cuore di cervo crudo e fiori. Ma lassù è stato naturale. Oltre che buonissimo.

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  • Fernanda Roggero |

    volentieri!

  • Mario Marini |

    Salve Dr.sa Roggero.
    La seguo da tempo, sia in versione cartacea che digitale. Non mi perdo i post del suo blog.

    Non credo che se lo ricorderà (è normale…) ma ci siamo conosciuti quando ero assessore all’ICT del Comune di Parma, e Lei era ad un workshop organizzato dalla Dr.sa Farioli di IBM.

    Vengo al motivo del mio messaggio.
    Due anni fa, a 40 anni precisi, ho cambiato vita, radicalmente.
    Oggi gestisco DIRETTAMENTE la mia piccola azienda agricola “di frontiera” in Alta Val Taro, dove la provincia di Parma sfuma nelle prime pendici liguri.
    Ho aperto questa primavera un agriturismo, dopo aver fatto il corso per cuoco di cucina italiana ad ALMA, a Colorno.

    Bene: mi piacerebbe averla ospite nella ns valle, per mostrarle questo angolo davvero incontaminato di paradiso, fatto di porcini, tartufi, patate quarantine, acque cristalline, maiali neri e manze bio al pascolo sopra i 1.000mt.

    Con alcuni amici e colleghi (allevatori, fungaioli, contadini…) ci stiamo muovendo per cercare di accendere un pò i riflettori sulla ns terra.
    Ma abbiamo bisogno di interlocutori come Lei, veloci di testa e col cuore ancora pulito.

    Le lascio tutti i miei riferimenti, e se l’ho disturbata, me ne scuso e la saluto comunque cordialmente e con vivo apprezzamento per il suo lavoro.

    Mario Marini
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    Azienda agricola-vitivinicola biologica – Agriturismo
    “Il cielo di Strela”
    Str. Costalta, 62 – 43053 Strela di Compiano – PR
    Tel. +39.348.2885159
    info@ilcielodistrela.it
    op. bio n°IT BIO 006 H2646 (ente di controllo: ICEA)
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    “Practice random kindness and senseless acts of beauty” – A. Herbert

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