Pantelleria a un passo dall’obiettivo. Tra meno di un mese potrebbe ottenere per il suo zibibbo il sigillo dell’Unesco. Oggi l’organismo internazionale ha reso noto il giudizio da parte dell’organo di valutazione circa l’iscrizione della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria nella prestigiosa lista dei patrimoni dell’umanità. Il giudizio è stato ampiamente favorevole. Si tratta del primo fondamentale “sì” necessario per poter raggiungere il risultato sperato (che dovrebbe avvenire il 26 novembre a Parigi, con il voto finale da parte del Comitato di governo dell’Unesco).
“È la prima volta che un organo interno all’organizzazione esprime una valutazione favorevole all’iscrizione nella sua lista di una pratica agricola – precisa Pier Luigi Petrillo, consulente del Governo e già curatore dei dossier relativi alle Dolomiti, entrate nella lista dell’Unesco nel 2009, e della Dieta mediterranea, patrimonio mondiale riconosciuto nel 2010 -. In questo modo afferma, in modo netto, che la cultura è anche il frutto di quelle pratiche agricole millenarie che plasmano il nostro territorio e rappresentano le identità delle nostre comunità”.
A questo punto non resta che aspettare il 26 novembre.