Caviale a rischio? Tutta colpa del Mar Caspio

 

A rendere nota l’emergenza è stata l’Esa, l’Agenzia spaziale europea, che ha pubblicato un’immagine del Mar Caspio. Sinistramente verde. Colpa delle alghe, spiega l’agenzia: l’acqua verde  «indica la presenza di fioriture di alghe dovute all’accresciuto livello di fosforo – presente nei fertilizzanti, nei detergenti e nei liquami non depurati – che si fa strada verso il bacino idrico».
Il Mar Caspio è il più grande mare senza sbocco del mondo, con una superficie di 371.000 kmq (un po’ più grande della Germania).
La presenza di alghe «determina l’impoverimento della quantità di ossigeno nell’acqua». Un fenomeno – prosegue l’Esa – che costituisce una minaccia alla ricca pesca locale, e il Mar Caspio è un importante habitat dello storione, le cui uova sono utilizzate per la produzione di caviale. Insomma se si ridurrà ulteriormente la produzione di caviale o se i prezzi saliranno alle stelle sappiamo di chi è la colpa.
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  • Sandro |

    Buongiorno,credo che la notizia dell’Esa, sulla futura disponibilità e conseguenti prezzi futuri del caviale sia come minimo divertente.

    La produzione di storione e caviale dal Mar Caspio è da anni deficitaria e sempre meno utilizzata dalla ristorazione, anche per la “diversa” qualità.

    Nel nostro paese invece, da anni si allevano storioni e caviale di grandissimo pregio, la produzione è in mano a due famose aziende che coprono il consumo nazionale e distribuiscono in tutto il mondo.

    Concludo quindi, che non dovremmo avere tensioni negative sui prezzi almeno nel medio termine.

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