Dopo la schiacciante vittoria su Hillary Clinton in New Hampshire Bernie Sanders infiamma gli animi dei piccoli agricoltori americani. Il senatore socialista del Vermont si è più volte espresso chiaramente contro gli Ogm e i monopoli dell’agroindustria.
«Abbiamo bisogno di leggi che proteggano l’agricoltura familiare, non le grandi corporazioni industriali e compagnie biotech che portano la nostra agricoltura verso la peggiore delle strade possibili» ha detto il candidato alle primarie democratiche. E ancora «è un diritto dei cittadini conoscere il cibo che mangiano: ecco perché è necessario segnalare gli Ogm in etichetta. Abbiamo tutti il diritto di scegliere». Sanders come portavoce della rivoluzione alimentare e agricola? Dopo l’orto di Michelle Obama avremo farmer’s market a ogni angolo degli States?
Non che un’agricoltura più sostenibile sia fuori posto in un programma politico che prevede ridistribuzione della ricchezza, contrasto allo strapotere finanziario nelle istituzioni politiche, salario minimo garantito, assistenza sanitaria pubblica, diritti delle minoranze, accoglienza dei migranti: solo che gli Ogm, o meglio il contrasto agli Ogm non era mai entrato nel dibattito delle presidenziali. Staremo a vedere…