I cinesi comprano chateaux a Bordeaux, gli americani vanno in Langa. La famiglia Krause, proprietaria di una catena di minimarket nello Iowa, ha acquistato la casa vinicola Vietti, produttrice di Barolo a Castiglione Falletto e proprietaria di 34 ettari sulle colline langarole. Ufficialmente è stata solo annunciata la loro “entrata nel capitale” dell’azienda, ma non è stata divulgata la quota. È il secondo intervento in Piemonte da parte dei Krause (che in patria hanno anche una serie di coltivazioni biologiche), dopo l’acquisizione nel Roero, a Canale, dell’azienda Enrico Serafino, acquistata lo scorso anno da Campari.
Ovviamente gli investitori americani si sono affrettati ad assicurare che nulla cambierà – infatti restano al proprio posto enologo e direttore vendite e marketing – ma hanno anche annunciato “sinergie” tra le due case vinicole finite sotto lo stesso ombrello. Le famiglie Currado e Cordero, al timone della casa vinicola, sottolineano le opportunità offerte dalle nuove consistenti risorse: non è escluso l’acquisto di nuovi vigneti, in un’area dove i prezzi sono alle stelle fino a 1,5 milioni di euro l’ettaro.
Staremo a vedere. Di certo non saranno gli unici stranieri a mettere gli occhi sulla terra del Barolo. Finora i vecchi vignaioli langaroli sono rimasti immuni alle lusinghe ma c’è da aspettarsi più di un movimento nel prossimo futuro. Io non sono abbastanza esperta per capire se sia un bene o un male: da piemontese doc – e dunque vincolata alle tradizioni e timorosa del nuovo – temo il rischio di uno spostamento dei pesi verso gli aspetti più commerciali. Ma sarò felice di essere smentita.