Non sono una bevitrice di whisky. E in particolare non apprezzo quelli più prestigiosi dal forte gusto torbato. Ma credo sia una bella notizia il fatto che il colosso mondiale degli spirits, Diageo, stia per riportare in attività due piccole prestigiose distillerie scozzesi, che sono diventate un vero e proprio mito – a quanto mi dicono – per gli appassionati di whisky. Si tratta di Port Ellen e Brora, chiuse dal 1983: Per riportarle, come si suol dire, ad antico splendore Diageo, investirà 35 milioni di sterline.
Pare che nei 34 anni trascorsi dalla chiusura di Brora e Port Ellen, i whisky prodotti in questi stabilimenti siano entrati nel gotha degli Scotch whisky più ricercati, rinomati per eccezionale qualità e carattere inconfondibile. Insomma, queste due “distillerie fantasma” sono diventate quasi luoghi di culto per gli appassionati e i collezionisti di whisky.
Oggi i whisky di Port Ellen e Brora si possono trovare grazie al programma “Diageo Special Releases”, attivo dal 2001. La distilleria di Port Ellen è sulla famosa isola del whisky di Islay a qualche miglio di distanza dalla distilleria di Lagavulin, mentre Brora è localizzata nella remota costa est del Sutherland.
Quindi ben venga l’iniziativa di Diageo, che gestisce attualmente 28 malt distillery e una grain distillery e possiede un ulteriore 50% in una seconda grain distillery e provvederà a realizzare anche sedi dedicate all’accoglienza dei visitatori, allo scopo di fare delle due distillerie ritrovate delle “attrazioni iconiche nel panorama del turismo scozzese per i pellegrini del whisky provenienti da tutto il mondo”. Strizzando l’occhio ai Millennials, tenuto conto della forte crescita del mercato del Single Malt Scotch…