Lo ammetto. Non ne sapevo niente. Si stanno raccogliendo firme online per una petizione contro il brevetto richiesto da Heineken e Carlsberg all’Epo (l’ufficio europeo dei brevetti) su alcune varietà di orzo e sul processo di fermentazione – produzione del malto – messo a punto dalle due multinazionali.
Riguarda le tecniche di trattamento di varianti di orzo che, secondo le due aziende, consentono maggior sostenibilità e qualità nel processo di maltazione. “Per noi la proprietà intellettuale è una base fondamentale per la crescita e l’innovazione – commentano -grazie all’uso di queste varietà , la cui lavorazione richiede meno energia, a beneficiarne è l’ambiente”.
Sono stati all’inizio i birrai svizzeri ad attivarsi contro il brevetto (l’iter all’Epo è iniziato nel 2016). Ora procede la raccolta di firme, anche in Italia.
Non sono abbastanza a conoscenza della materia per emettere un giudizio, ma ricordo che la Ue, a fronte di una petizione che aveva raccolto 570mila firme, lo scorso anno ha dichiarato ufficialmente che non si possono mettere brevetti su animali e piante, a meno che non si tratti di esemplari geneticamente modificati. Allo stesso tempo, la Epo ha continuato a rilasciare brevetti in questi campi: gli ultimi su pomodori, meloni e broccoli.