I vini australiani avranno il primato delle vendite in Cina superando il consolidato monopolio francese? È possibile, visto che dal 1° gennaio la Cina ha cancellato i dazi sui vini made in Australia per effetto dell’accordo di libero scambio ratificato nel 2015.
Il “sorpasso” deriverebbe dall’effetto combinato dell’annullamento dei dazi con il pacchetto di sostegno all’export varato dal governo di Sidney per un valore di 50 milioni di dollari australiani. Già oggi infatti l’Australia è al secondo posto: il valore delle sue etichette vendute sul mercato cinese superava 682 milioni di dollari nel 2017. Di strada comunque ce ne è ancora da fare se si considera che, nello stesso periodo, la Francia vendeva in Cina vini per 1,05 miliardi di dollari.
La riduzione dei dazi sui vini australiani è stata progressiva dal 2015 e dal 2017 la Cina è diventata il principale paese di destinazione dei vini australiani, prendendo il posto del Regno Unito. Un altro effetto dell’accordo è stato il maggior interesse degli investitori cinesi sulle case vinicole e sui terreni australiani: i cinesi acquistano vigneti e ad oggi si calcola che siano proprietari del 10% dei prestigiosi vigneti di Barossa Valley. Insomma terreni australiani al posto degli châteaux bordolesi….