Al centro della parete, come in un’esposizione museale, evocativo e potente. Solo una divisa? Molto di più. È il Traje de Luces, vestito di luce, tradizionale abito dei toreri, in questo caso di uno dei principi della plaza de toros, il mitico Paquirri. E poi la chitarra di Paco De Lucía e diverse opere del pittore catalano Antoni Tàpies e del valenciano Antoni Miró Bravo. È Spagna a tutti gli effetti, anche se due vetrine più in là e in tutta l’area circostante si parla cinese.
Non è che a Milano mancasse il cibo spagnolo ma non era mai stato aperto un luogo che parlasse così a 360 gradi del paese vicino e per tanti versi a noi affine. Debutta a Milano, in via Bramante, cuore della Chinatown cittadina, Señorío. Ristorante, club, vineria, banco di tapas. L’ambizione è quella di portare l’autentico spirito spagnolo, nella convivialità dell’aperitivo come nelle ricette regionali realizzate – promettono – con rigore filologico. A prova di nonna, insomma.
Il locale è molto “pensato”: una collezione di 18 pezzi realizzati in vetro e disegnati da Ron Arad, mobili ideati dallo studio valenciano Aranda Aloy Enblanc, illuminazione con pezzi d’autore, da Patricia Urquiola a Chris Basias.
Señorío vuole essere il punto di riferimento a Milano per il patrimonio gastronomico e vitivinicolo iberico, con una proposta culinaria a base di prodotti 100% Hecho en España. Settanta posti a sedere, dall’ American Spanish Bar con 180 referenze, alla sala ristorante e il dehors privée e Vinoteca, uno spazio indipendente dove sono esposte 3.650 bottiglie, con più di 250 etichette a rappresentare il meglio della produzione vitivinicola del paese.
Per l’aperitivo, proprio come nei Paesi Baschi, il Vermouth viene accompagnato da una selezione di conserve ittiche – servite direttamente nella loro lattina – della celebre Conservas Mariscadora. A tavola grandi classici adattati all’alta cucina come la tortilla de patatas con cipolla confit o i buñuelos di baccalà con marmellata di pomodoro alla vaniglia.
Nella vetrina del bar pesci, molluschi e crostacei che arrivano ogni giorno dai mercati della Galizia e di altri luoghi vocati alla pesca, serviti crudi o nella Mariscada, cioè cotti alla brace, o ancora in Cazuela de Marisco, una saporita zuppa di mare. In autunno sarà possibile gustare la Romescada de Peix, zuppa di pesce con salsa romesco – a base di pomodoro, aglio, mandorle, nocciole e ñora – originaria di Tarragona. Per l’inverno la suggestione è invece basca, con il Baccalà al Pil Pil, cucinato lentamente a bassa temperatura in olio d’oliva.
Si dovrà aspettare la stagione primaverile per ritrovare i colori dell’Andalusia in piatti come Las Migas, tradizionale di Cordoba, preparata con il pane raffermo e servita con melone e sardine alla brace. In estate Ajo Blanco, una zuppa fredda tipica di Malaga e le Albóndigas de Choco – polpette di seppia – ricetta tradizionale di Huelva.
Señorío è parte del gruppo ispano-americano Para Comer Algo, attivo nel settore alimentare e della ristorazione in diversi paesi del mondo per un totale di 23 locali. Tra i progetti più importanti del gruppo la Boqueria, che conta 8 ristoranti di cucina spagnola negli Stati Uniti.