Pico: a Guarene, dove il tartufo è re e il futuro corre veloce

Appena sanno che sei piemontese scatta, inesorabile, la domanda. “Qualche dritta per mangiar bene in Langa?”. Certo, le tue radici monferrine ne escono ogni volta un po’ mortificate, ma non ti resta che aprire la rubrica telefonica e avviare l’invio di indirizzi.

Alla fine sono più meno sempre gli stessi i consigli che dai, quindi tu per prima sei felice quando ti arriva la notizia di una nuova apertura o di una gestione rinnovata che cambia le carte in tavola (è il caso di dirlo).

Se poi sono coinvolti protagonisti del territorio, con radici salde e uno sguardo che corre a mille all’ora verso il futuro, bingo!

È il caso di Pico – nomen omen – il bistrot nato a Guarene alla Madernassa dall’incontro tra i fratelli Montanaro dell’azienda TartufLanghe e la coppia di giovani chef Giuseppe e Francesco D’Errico. 

Piemonte incontra Campania ma anche la vorticosa capacità innovativa di Paolo Montanaro che trova nella disponibilità di mettersi alla prova dei due fratelli cuochi uno spazio inconsueto di sperimentazione. Nuovi ingredienti, nuove consistenze, modi inusuali di trattare il tartufo. Perché seppur Paolo impegni parte delle proprie giornate a studiare prodotti rivoluzionari con università come Stanford o startup californiane (nel tempo rimanente preparava i cibi “spaziali” per Samantha Cristoforetti) il core business dell’azienda di famiglia TartufLanghe, come è facilmente intuibile, è quel fungo ipogeo dai prezzi stellari di cui moltissimi al mondo sono ghiotti. 

E dunque il bistrot de La Madernassa non poteva che chiamarsi Pico, da Tuber magnatum Pico, il nome scientifico del tartufo bianco pregiato. Dalla scorsa primavera  la gestione del resort di Guarene fa appunto capo ai fratelli Montanaro e i fratelli D’Errico. Oggi oltre all’ospitalità c’è la proposta culinaria del bistrot e quella dell’area piscina, aperta anche a ospiti esterni, in attesa del ristorante gastronomico che vedrà la luce nei prossimi mesi.

La Madernassa è immersa in un parco di 18.000 metri quadri con vista su Langhe, Roero e le Alpi a fare da cornice: tramonti infuocati in cui si staglia la silhouette del Monviso sono quasi d’ordinanza. La cucina, seppur sostenuta da un elevato grado di tecnica viste le esperienze stellate dei fratelli D’Errico, è ancorata a sapori autentici, senza intenti programmatici imperiosi né esigenze di show-off. Cucina stagionale e accessibile. L’intento è far fare al cliente un viaggio di gusto tra la Campania e i grandi classici della cucina piemontese, con un menù snello ma ricco di piatti comfort, come la parmigiana di melanzane o la pasta mista con patate e tartufo.

Ottima materia prima, molti ingredienti coltivati in loco, spinta sul vegetale. E un interessante menù al Pico pool and bar (ceviche di ricciola, ostriche e Plateau Royal, oltre a classici della cucina internazionale, come il Club Sandwich con salmone leggermente affumicato o la Caesar salad con salsa fatta in casa).

Ma Madernassa diventerà soprattutto il regno del tartufo. In tutte le sua forme e identità.

“Stiamo apportando alcune novità strutturali e gastronomiche insieme ai fratelli D’Errico – spiega Paolo Montanaro -. Per me e mia sorella Stefania è un ritorno alle origini perché nostro padre Beppe ha iniziato come cuoco all’Hotel Savona di Alba negli anni ’50 e dopo aver lavorato sulle navi da crociera nel 1968 ha fondato, connostra madre, il ristorante Da Beppe, diventato un luogo imperdibile per gli amanti di tartufi e funghi. La nostra idea oggi è quella di fare un ristorante dove poter mangiare tartufo fresco tutto l’anno, così com’era stato il locale di nostro padre, che per anni ha rappresentato una vera icona per gli estimatori di questo prodotto straordinario”.

E la creatività dei due chef potrà essere enfatizzata dalla propulsione innovativa di TartufLanghe. “Pensiamo di poter dare un forte contributo a livello tecnologico – conferma Stefania Montanaro – sia in cucina che nella gestione degli ingredienti dell’orto, grazie al know-how che TartufLanghe ha sviluppato in 50 anni di attività. Ed è proprio qui che vogliamo celebrare questo importante anniversario.”

Un elemento caratterizzante del nuovo locale sarà l’isola con cucina e tavolo annesso al centro della sala: lì, a contatto con gli ospiti, i fratelli D’Errico realizzeranno parte delle preparazioni e completeranno alcune portate.

Per sostenere la cucina è nato Picos Farm, un orto visitabile dagli ospiti dove si coltivano frutta, verdura, erbe aromatiche e fiori eduli. Ingredienti che verranno utilizzati freschi oppure trasformati, sia sul posto che nei laboratori TartufLanghe, “sempre nel massimo rispetto della materia prima” assicurano i fratelli Montanaro.