Ci vietate di vendere il "foie gras"? E noi lo regaliamo. Da quando è in vigore il divieto, quasi due mesi, scrive il New York Times, molti ristoratori per protesta contro la norma continuano ad offrire fegato d'oca.
E alcuni difensori accaniti della specialità francese stanno studiando nuove strategie per rifornire le loro scorte. "Sto ancora smaltendo il mio tesoro -ha detto Adam Pechal, chef e proprietario di Thir13e, famoso ristorante di Sacramento – il foie gras si congela che è una meraviglia. E' un prodotto magnifico e nella peggiore delle ipotesi posso sempre farmi due ore di macchina, andare a comprarlo in Nevada".
Il divieto di vendita era stato deciso per la prima volta nel 2004, dopo le proteste degli animalisti che giudicavano crudele la nutrizione forzata dei pennuti per far ingrassare il loro fegato. Nel frattempo era stato concesso un periodo di sette anni e mezzo per adeguarsi alla nuova normativa, effettiva dallo scorso primo luglio.
Dal punto di vista degli animalisti non fa una grinza. Ma forse si dovrebbe guardare anche altrove, ad esempio agli allevamenti intensivi di pollame o di vitelli. E' di oggi la notizia della chiusura di un mattatoio californiano presso il quale si riforniva anche McDonald's da parte del Dipartimento per l'Agricoltura con l'accusa di crudeltà nei confronti degli animali. La catena di fast food ha sospeso gli acquisti.
La verità è che è interamente da rivedere la catena di produzione alimentare con più trasparenza e controlli efficaci. Allora potremo anche pensare alle povere oche.