Da gennaio Carlo Cracco porterà la sua cucina stellata in cielo, a bordo degli aerei di Singapore Airlines. Lo chef ha appena siglato un contratto con la compagnia asiatica ed entra a far parte di un panel di nove supercuochi che firmano i piatti serviti in Suite, First e Business class. «Entrare nell’International culinary panel è un grande onore» dice Cracco, primo italiano inserito nel gruppo di alta cucina introdotto una decina di anni fa. Il contratto di collaborazione dura due anni, nel corso dei quali viene richiesto agli chef di elaborare una quarantina di piatti. La scelta dei cuochi avviene dopo una selezione molto accurata e severa e cade normalmente su nomi già premiati dalla guida Michelin. Come i “compagni” di Cracco, dal francese Georges Blanc al giapponese Yoshihiro Murata e all’australiano Matthew Moran.
«Sono appena tornato da Singapore – racconta lo chef italiano – mi hanno portato a visitare il centro cottura della compagnia all’aeroporto: un’esperienza straordinaria, 500 cuochi che realizzano ogni giorno 35mila pasti di altissima qualità». Lo chef, ormai divenuto una star televisiva grazie al reality condotto su Cielo, userà materie prime made in Italy e proporrà un menù molto variato, attento alle intolleranze alimentari sempre più diffuse. Ci sarà la pasta? «Sicuramente voglio dare una bella impronta italiana, l’obiettivo è proporre piatti equilibrati e salutari, soprattutto in aereo leggerezza e digeribilità sono essenziali».
Singapore Airlines è l’unica compagnia ad avere un progetto culinario così raffinato, con una équipe di chef che garantisce un tocco contemporaneo e innovativo. È stato persino introdotto un servizio di prenotazione dei piatti: per i voli in partenza da Singapore i passeggeri 24 ore prima del volo possono preselezionare il loro menù preferito tra oltre 60 proposte diverse (dal pollo fritto in crosta di Blanc al manzo grigliato aromatizzato alla soia di Murata). Adeguata l’offerta di vini, che purtroppo vede lo strapotere dei francesi. «C’è solo un italiano – conferma Cracco – è Frescobaldi, ma ho già chiesto di poterne indicare altri».