Vedete questa elegante scatola di cioccolatini? Porta l’etichetta prestigiosa di Ernst Knam, virtuoso del cacao attivo a Milano con un indirizzo di culto per gli appassionati (per i pochi che non lo sapessero via Anfossi 10). Ebbene questi cioccolatini non li ha fatti lui, ma io. O meglio, a voler essere del tutto sinceri, io ho deciso le diverse farciture e le ho effettuate, armata per la prima volta della mia vita di un sac a poche. La cosiddetta “camicia”, l’involucro di cioccolato, era stato precedentemente preparato dal collaboratore di Knam, un simpatico giapponese che ha avuto la pazienza di assistere un gruppo di imbranate croniste gurmettare radunate da Caffarel per il rischioso esperimento.
Alla fine il risultato sembra piuttosto soddisfacente, anche grazie alle creme di farcitura utilizzate tra cui spiccano quelle a base di birra Baladin (insuperabile quella fumè).
Mi rendo conto che questo è un post inusuale e vagamente autocelebrativo, ma l’esperienza è stata talmente divertente che diventava difficile non raccontarla. Se non altro per suggerire workshop e flashmob aperti alla massa di appassionati di pasticceria (un vero esercito, mi dicono gli esperti di cupcake e simili).
Se poi aggiungete un Davide Oltolini che predispone accostamenti inusuali e azzeccatissimi il successo è assicurato.