Pasta contest alla Chef’s Cup, tra handicap, trabocchetti e vittorie morali…

Oggi ho capito cosa significa partire con l'handicap. Alla Chef's Cup era di turno il Pasta contest: tre squadre si fronteggiavano (con armi lecite o quasi) cucinando pasta Felicetti per una giuria di esperti e una "popolare" di appassionati. Tre chef guidavano i team: Norbert Niederkofler, anima della Cup e cuoco del St Hubertus a San Cassiano, Giancalo Morelli, lo chef più zuzzurellone dell'orbe terracqueo, del Pomiroeu di Seregno e il giovane Matteo Metullio, felice scelta della famiglia Wieser alla Siriola dell'Armentarola.
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Purtroppo l'handicap ero io! Capitata al povero Metullio, ho cercato di dare il meglio, facendomi forte di una battuta azzeccatissima dell'amica Paola Ricas, celeberrimo direttore della Cucina Italiana che ad un conoscente che si lamentava della sua scarsità ai fornelli ha risposto: Non è che a Carla Vanni (colonna storica di Grazia) chiedono se sa cucire…
Bene, a parte essermi tagliata un dito poco dopo lo scattare del cronometro, credo di aver fatto degnamente la mia parte. A noi era toccato il farro, che abbiamo condito con radicchio, formaggio, noci e petto d'oca. Siamo stati, a detta di tutti la squadra più composta, il nostro tavolo era immacolato, abbiamo finito i piatti per primi.
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Mentre le altre due squadre facevano il diavolo a quattro, con Niederkofler squalificato di due punti perchè parlava troppo e Morelli che gli ha staccato la piastra a induzione…
E' finita che ha vinto la squadra Morelli, ma noi ci siamo difesi bene, a pochi punti di distanza. E alcuni insider ci hanno sperare dicendo che la giuria degli chef aveva votato noi. Vittoria morale!
 
 
PS: Ecco le tre formazioni: 
Farro Team: Matteo Metullio – Fernanda Roggero – Daniele Massaro – direttore Consorzio Alta Badia Oscar Alfreider
 
Kamut Team: Norbert Niederkofler – Paolo Marchi – Cristian Deville – Cristian Zorzi
 
Matt Team: Morelli – Alberto Lupini – Giorgio Rocca – Mario Colombo