È l’India il nuovo focus del mondo degli spirits. Ed ecco perchè

Ventidue milioni l’anno. È la velocità con cui si espande il mercato (in numero di persone che raggiungono l’età in cui diventa legale bere alcolici) in India. Ed è lo spiraglio di luce che i colossi degli spirits intravedono per fronteggiare la flessione delle vendite in Cina. Lo ha detto chiaramente al Financial Times Alexandre Ricard, presidente e ad di Pernod-Ricard (per intenderci il gruppo che commercializza Absolute Vodka, Havana Club, Martell…) commentando i risultati finanziari: profitti per 2,24 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente, ma inferiori alle previsioni, a fronte di 8,5 miliardi di ricavi. E dall’inizio dell’anno il gruppo ha perso in Borsa poco più del 2%.

La crescita impetuosa dei nuovi possibili consumatori indiani, secondo Ricard, dovrebbe continuare almeno per il prossimo decennio. L’India è oggi il terzo mercato per Pernod-Ricard, avendo superato per la prima volta il mercato domestico francese. Se il trend dovesse continuare così potrebbe superare velocemente anche la Cina e diventare il secondo mercato dopo gli Usa. Nel 2014 le vendite del gruppo in Cina erano crollate del 23%, anche in seguito alle restrizioni decise dal governo di Pechino sui regali ai funzionari pubblici.

 

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