Snobbato o temuto, il food digitale fa soldi veri

Mentre in Italia si cerca – a fatica – di varare una legge sugli home restaurant, tra i timori degli esercizi tradizionali e le incertezze dei privati che “mettono a reddito” i fornelli di casa, all’estero l’economia del food digitale e on demand decolla.

E’ di oggi la notizia che Deliveroo, la società britannica di food delivering presente anche in Italia, assumerà a breve altre 300 persone, concentrate soprattutto nella parte hi-tech. In sostanza ingegneri che dovranno elaborare nuovi, più efficaci algoritmi per il servizio di consegna a domicilio dei pasti. Andranno ad aggiungersi allo staff attuale di 1.000 persone.

Deliveroo è una storia di successo (anche se ha chiuso l’ultimo esercizio ancora in perdita) ed è riuscita a coagulare intorno al proprio progetto ingenti capitali (più di 470 milioni di dollari). Il business funziona:  la società ha affertamto di aver registrato dal novembre scorso una crescita del 400% degli ordini. Deve però risolvere alcune questioni sulle modalità di pagamento dei “ciclisti” a cui affida le consegne: solo in Gran Bretagna sono più di 8mila.

  • pasquale |

    Vorrei saperne un po’ di più di questa nuova iniziativa di lavoro.Grazie

  • Aldo |

    Mi interessa l’evoluzione del progetto come nuova evoluzione del food e l’impatto che avrà sul sociale.

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