JeT, il rosato maremmano firmato Biondi Santi

Il pedigrée è di quelli prestigiosi. Alle spalle un cognome che pesa nel mondo del vino e la supervisione di uno degli enologi più stimati. Metti due Biondi Santi – padre e figlio – aggiungi Donato Lanati et voilà, nasce il rosato di Sangiovese Grosso BBS11. Una sfida maremmana, nel rispetto della secolare tradizione di famiglia. Una sperimentazione culminata in un rosato di maturità, destinato a riposare in bottiglia e preservarsi negli anni.

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Si chiama JeT, dalle iniziali di Jacopo e Tancredi Biondi Santi, il Rosè al Castello di Montepò.

schermata-2021-05-18-alle-18-31-21Nella tenuta è stata scelta la porzione di vigneti più fresca in estate, con esposizione est-sud est, a 500 metri s.l.m., caratterizzata dalla presenza del Galestro, terreno cui questo rosato deve le sue sfumature minerali. Vinificazione in bianco ottenuta tramite soffice pressatura degli acini in pressa inertizzata e fermentazione in tini di acciaio a temperatura regolata.

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JeT è il primo vino di un progetto che ne prevede altri in uscita tra il 2021 e il 2022. È l’unico Rosè, di cui si pensa di ampliare il numero di bottiglie, oggi 10mila nelle due annate 2019 e 2020. Nella tenuta si lavora già allo sviluppo di vinificazioni per Cru. E ci sarà un incremento della superficie vitata a Montepò, con acquisto di terreni per mantenere inalterato l’equilibrio naturale.

schermata-2021-05-18-alle-18-31-53Fresco e morbido, con sentori di pompelmo rosa e una nota salina che gli dona carattere e vivacità, JeT porta con nonchalance il retaggio di un marchio più che paludato (per ottimi motivi). Si accompagna bene con carne bianca, formaggi freschi, verdure grigliate e grandi crostacei. È giovane e bello, proprio come Tancredi.