Alle pareti vasi di piante verdi. Al bancone una giovane bartender che shakera con mano esperta cocktail a base di tequila. Tra i tavoli un uomo dagli occhi scuri e profondi e denti bianchissimi che stringe mani e sorride: tutti lo cercano, tutti lo conoscono. Soprattutto se tifosi interisti. È Ivan Cordoba, famoso giocatore della squadra meneghina e della nazionale colombiana. Come altri suoi colleghi, appese le scarpette chiodate, ha investito nel mondo della ristorazione. Mitù – aperto con il fratello architetto Andres, il manager del food Luca Monica e l’avvocato Filippo Ingraffia – è il suo locale di cucina colombiana nel cuore della milano etnica di Porta Venezia.
Un vero ristorante colombiano. Tanto che la consulenza gastronomica è di uno dei cuochi più importanti dell’America latina, Alvaro Clavijo al quinto posto della Latin America’s 50 Best con il locale di Bogotà El Chato. Anche il resident chef José Narbona Rodriguez ha le carte in regola per proporre una autentica cucina colombiana. Insomma si fa sul serio. Molta frutta e verdura arriva dal Sudamerica, e se questo potrebbe far arricciare il naso a Greta Thunberg e stridere con la narrativa imperante dell’ingrediente chilometro zero, diventa essenziale per riproporre la cucina di un paese che di un caleidoscopio di gusti e sapori fa il proprio cardine.
La scorsa settimana per due sere in cucina c’era anche Alvaro. Chi conosce El Chato potrà aver trovato piatti più indulgenti verso i palati italiani: nessuna traccia dei gusti decisi di certi ingredienti amazzonici e nemmeno le celebri formiche culone colombiane. Ma il tutto era molto armonico e delizioso. Un’introduzione ai sapori del paese sudamericano in un contesto decisamente accogliente, con tanto di musica dal vivo.
Si è mangiato Empanada di gamberi (piatto tipico di tutta la Colombia), Envuelto, cagliata e platano (una polentina di mais con formaggio) e Yuca, maiale sfilacciato, sanguinaccio e pico de gallo. Gustosissimo l’Arroz con coniglio e verdure (una sorta di paella con carciofi, piselli, funghi) e il Pesce del giorno con ñame, pil-pil di acciughe e papaya verde. Piatti in condivisione come nella tradizione.
In abbinamento una ampia scelta di vini sudamericani, molti vini naturali, spirits, birre e i cocktail realizzati da Myriam Riboldi.