Il colpo è grosso. E sancisce che le bollicine italiane non soffrono più (se mai lo avessero fatto in passato) di alcuna sudditanza rispetto alle più blasonate omologhe francesi. Sbarca a Trento un nome celebre della Champagne.
Cyril Brun è il nuovo Chef de Cave di Ferrari Trento. Succede a Ruben Larentis, che, dopo 37 anni, andrà in meritato riposo. Può essere fiero della sua lunga carriera, che ha portato ai Trentodoc del Gruppo Lunelli una serie lunghissima di riconoscimenti, a conferma dell’altissimo livello qualitativo raggiunto. Per ben cinque volte è stato vinto il premio di Producer of the Year al concorso Champagne & Sparkling Wine World Championships. A titolo personale, Ruben è stato insignito, nel 2010, del titolo di Enologo dell’Anno dal Gambero Rosso e, nel 2019, ha ricevuto il Lifetime Achievement Award dalla giuria di Champagne & Sparkling Wine World Championships.
Cyril Brun nasce nel 1969 ad Aÿ, nel cuore della Champagne. Dopo un’esperienza nella cantina di famiglia, nel 2000 arriva in Veuve Clicquot, dove, per 15 anni, coordina il programma dedicato al Pinot Nero e guida il team di Innovazione e Sviluppo. Nel 2015 è nominato Chef de Cave da Charles Heidsieck. Nel 2019 e nel 2022, conquista il titolo di Sparkling Winemaker of the Year, in occasione della International Wine Challenge. Viene celebrato a livello internazionale anche per aver ricreato la famosa cuvée chiamata Champagne Charlie.
Tra Ferrari Trento e la Champagne ci sono legami storici. Alla fine dell’Ottocento, Giulio Ferrari si innamorò del Metodo Classico nella regione francese. Da lì, portò l’uva Chardonnay, diffondendone la coltivazione in Trentino e in Italia, grazie alla sua attività di vivaista. Fu lui a intuire, per primo, la straordinaria vocazione del Trentino e, nel 1902, fondò la cantina che, 121 anni dopo, porta ancora il suo nome. In entrambe le zone, la vendemmia è ancora oggi effettuata a mano e la seconda fermentazione avviene esclusivamente in bottiglia.
Cyril Brun si cimenterà per la prima volta con la viticoltura di montagna, cifra stilistica distintiva, che conferisce al Trentodoc una identità forte e unica. “A nome della mia famiglia e di tutti i collaboratori di Ferrari Trento, esprimo i nostri più sentiti ringraziamenti e congratulazioni a Ruben per gli straordinari risultati raggiunti – ha detto il Presidente e CEO di Ferrari Trento, Matteo Lunelli -. Siamo entusiasti di accogliere Cyril nel nostro team, certi che, da fuoriclasse quale è, porterà un importante contributo e saprà interpretare al meglio la viticoltura di montagna del Trentino. Abbiamo piena fiducia nel fatto che creerà dei magnifici Trentodoc, fedeli al nostro stile e alla tradizione del territorio, ma introducendo una nuova prospettiva”.
“Sono convinto della qualità di Ferrari Trento e del potenziale del – commenta Brun -. L’opportunità di realizzare grandi bollicine da un territorio di montagna vocato come il Trentino è un privilegio e un entusiasmante stimolo ad applicare le mie conoscenze e la mia esperienza in un contesto nuovo per me. In una fase iniziale, mi dedicherò alla comprensione della realtà locale, prima di considerare eventuali innovazioni. La creazione di un vino è questione di dettagli: l’obiettivo, quindi, sarà quello di crescere, passo dopo passo, proprio concentrandoci sui particolari”.