Collection Impériale, il blend senza tempo per i 280 anni di Moët & Chandon

Esterno notte: sui gradini che scendono verso il giardino dell’Hôtel de Bourrienne, storica dimora parigina mai aperta a eventi esterni, Benoît Gouez, lo chef de cave di Moët & Chandon, solleva un calice di champagne mentre parla a un piccolo gruppo di persone. È visibilmente orgoglioso. Sta illustrando la realizzazione dell’ultima impresa della Maison, da lui fortemente incoraggiata. 

Per celebrare il 280° anniversario dalla sua fondazione, Moët & Chandon ha presentato Collection Impériale Création No. 1, una cuvée senza tempo, quella che rappresenta, afferma Gouez, “l’apice della pratica di Alta Enologia della Maison”.  Uno champagne ottenuto da un assemblaggio di annate straordinarie, invecchiate attraverso diversi processi di maturazione (in botti di rovere,  sui lieviti, in bottiglia).

La scelta del luogo in cui presentare la nuova cuvée non è casuale. Al volgere del 19° secolo, proprio nel 1801, Jean-Remy Moët, nipote del fondatore della Maison, conosce Napoleone Bonaparte. Da lì nasce un rapporto stretto con l’Imperatore e il suo entourage. E da lì prende avvio l’eredità “imperiale” di Moët & Chandon, coronata nel 1869 con l’uscita del Moët Impérial, diventato poi simbolo della Maison.

 

Non poteva dunque essere che in una dimora di carattere “imperiale” la presentazione dell’ultima creazione. Costruito nel 1787, l’Hôtel de Bourrienne è un simbolo parigino, con decorazioni risalenti al Direttorio. Dal 1792 fu abitato da Fortunée Hamelin, che ne fece un salotto mondano, frequentato da Bonaparte, Joséphine de Beauharnais e Madame Tallien. La dimora fu poi acquistata da Louis Fauvelet de Bourrienne, segretario privato di Napoleone. Oggi è di proprietà del designer belga Olivier Theyskens.

 

Per la presentazione della “Création No. 1” il giardino ospitava un’opera monumentale dell’artista Daniel Arsham, creata appositamente per la nuova cuvée, che poi troverà posto  nella Galerie Impériale, come elemento permanente nelle cantine di Moët & Chandon.  Il bassorilievo lungo tre metri e realizzato in resina bianca fusa ha al centro due putti che sollevano una targa con la scritta “1743”, l’anno di fondazione della Maison da parte di Claude Moët, accanto si stagliano una figura mitologica femminile – la divinità greca “Pheme”, personificazione della fama e della notorietà –  e la facciata architettonica dello Château de Saran, con i vigneti che si estendono all’orizzonte. L’artista americano ha anche realizzato contenitori speciali per la cuvée: 85 bottiglie in edizione limitata, avvolte nella resina bianca e destinate a diventare pezzi da collezione.

“Création No. 1″, base 2013, è la prima cuvée che compone la nuova Collection Impériale Moët & Chandon. “Il nostro fondatore Claude Moët – spiega lo chef de cave Benoît Gouez – ha concepito la Maison per il suo tempo così come per quello delle generazioni a venire. La nostra “biblioteca” di vini di riserva, una delle più grandi della regione, mi ha permesso di dare vita a questa creazione, che racchiude tutta la profondità del tempo. Ancorata ai nostri 280 anni di savoir-vin, è un assemblaggio di sette annate straordinarie, prodotte in modo unico, selezionate e lasciate invecchiare attraverso diversi processi di maturazione e successivamente assemblate in maniera armoniosa”.

La Collection Impériale Création No. 1 è dunque un blend di sette annate, ognuna con peculiarità distintive, attentamente selezionate e lasciate riposare in ambienti diversi per esaltarne le qualità. Il loro intricato assemblaggio – spiega la Maison – inizia con Grand Vintage 2013, maturato in vasche di acciaio inox, cui si aggiungono la raffinata annata 2012, la potente 2010, la tesa 2008, la corposa 2006, la vivace 2000 (invecchiata in botti di rovere) e termina con l’elegante 2004, affinata sui lieviti in bottiglia dopo la seconda fermentazione. 

Senza zuccheri aggiunti al dosaggio, Collection Impériale, Création No. 1 è uno champagne brut nature, uno champagne stratificato: “raggiungendo l’armonia tra la freschezza della gioventù e la maturità dell’età – commenta lo chef de cave – è complesso ma accessibile”. A detta degli esperti che lo hanno degustato a Parigi ha una lunga gloriosa vita davanti a sè, destinato a sorprendere i palati anche molto a venire in là con gli anni. 

A partire dall’uscita di Création No. 1, ogni due anni verrà presentata una nuova Création, che arricchirà nel tempo la Collection Impériale.