È in arrivo una nuova tendenza: i “dessert cocktail”. Lo sancisce anche Forbes: si tratterebbe di un trend internazionale, ideale nuovo fine pasto. Varianti che saranno sempre più spesso proposte anche nei ristoranti per rendere “drinkable” un classico dessert.
E la tendenza trova spazio anche in Italia. Un gruppo di “drinksetter” riuniti da Anthology by Mavolo, che importa e distribuisce bevande e spirits, ha creato 5 “dolci da bere” per Pasqua. “Quale momento migliore per sperimentare novità?” dice Christian Di Giulio, artefice della nuova lista di cocktail. Ed ecco come ha pensato questi dessert da bere.
Dall’unione dello sciroppo alla cannella e del whisky, con l’aggiunta di succo di mela e di melograno, nasce il “Cinnamon Wheaster”, un drink servito in coppa martini e guarnito con una scorza d’arancia che conferisce quel gusto agrumato tipico di alcuni dolci pasquali, come la pastiera napoletana. La sofficità della panna liquida shakerata caratterizza il “Choco Bunny”, un drink a base di rum, sciroppo alla nocciola e garnish di cacao. L’armonia dei fiori edibili in polvere è indicata come garnish del drink “Purple Spring”, in cui l’asprezza del succo di limone e la dolcezza del miele si incontrano in un cocktail a base di un liquore creato aromatizzato con miele, zenzero e limone. Il tutto arricchito dal whisky torbato vaporizzato sul bordo del bicchiere. Non poteva mancare il cocktail “Easter Egg”, che si presenta come un drink trasparente e rinfrescante come un bicchiere d’acqua ma che in verità nasconde un’anima cremosa data dall’incontro di whisky, acido citrico e lo sciroppo speculoos. Infine lo “Springtail”, il cocktail della primavera: ananas, fragola, lime e granatina amalgamati insieme a rum, un altro liquore che presenta sentori di arancia candita, uva sultanina, miele e radici e bitter rosso grazie alla tecnica “throwing”, che consente di emulsionare il drink mescolando in modo meno aggressivo rispetto alla classica shakerata e conferendogli una maggiore ossigenazione.