Buonissima Torino: dal premio a Mariella Organi al documentario su Bob Noto, nel segno della nostalgia e dell’irriverenza

Si chiama Empatia, ed è donna. Quest’anno il Premio Bob Noto, tradizionale momento d’avvio di Buonissima, la manifestazione gastronomica che si svolge da quattro anni a Torino, individuava nella capacità di “mettersi nei panni dell’altro” la virtù da premiare. E la giuria ha deciso con manifesta unanimità che nel mondo del cibo sia Mariella Organi ad incarnare al meglio questa capacità.

Ogni anno il premio viene assegnato a un personaggio che esprime una delle virtù amate da Bob: per la prima volta il riconoscimento è andato a una donna. La statuetta che raffigura il poliedrico gourmet torinese è stata consegnata a Mariella Organi, anima de La Madonnina del Pescatore di Senigallia.

Al ristorante marchigiano Mariella era arrivata poco più che ventenne per affiancare un giovanissimo Moreno Cedroni. Da allora sono solidali ed uniti nella vita come nel lavoro.

Sommmelier AIS dal 1994, Miglior donna di sala per Identità Golose nel 2016, membro del consiglio scientifico di ALMA Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Colorno e Ambasciatrice Emeritus per l’Associazione Italiana degli Ambasciatori del Gusto nel 2017 e poi premio per il Miglior Servizio di Sala da Gambero Rosso nel 2021 e Maître dell’Anno da L’Espresso nel 2022: il palmares di Organi è bello pieno.

“È un premio che mi tocca profondamente prima di tutto dal punto di vista personale e poi professionale. Bob è stata una figura importante nella mia vita e in quella di Moreno. L’incontro con lui è stato molto significativo, amiamo Torino anche grazie a lui e oggi sono molto felice di vedere quanto il suo impegno trasversale per sostenere l’enogastronomia, la bellezza, l’arte e la profondità del cibo sia ancora così importante per questa città e credo che Buonissima ne sia l’eredità” ha detto Mariella ricevendo il premio.

“Negli anni, io e Moreno abbiamo sempre tenuto a cuore diversi valori – spiega -. Abbiamo lavorato costantemente per realizzare il nostro sogno di un ristorante che fosse più accogliente e privato che formale e pubblico. Dopo la ristrutturazione nel 2000, abbiamo fatto scelte precise: volevamo un servizio puntuale, ma delicato. Abbiamo valorizzato le personalità dei nostri collaboratori, enfatizzando i loro punti di forza e dando loro il tempo necessario per crescere e acquisire sicurezza, incoraggiando il loro talento. La collaborazione richiede rispetto, pazienza e complicità. Quando siamo allineati su questi valori, la routine diventa più leggera e il perfezionamento diventa un obiettivo sostenibile”.

Intanto Buonissima continua, con cene ed eventi. Stasera all’UCI Cinema Lingotto si terrà CheFilm! Si cena al cinema dove sarà proiettata l’anteprima del documentario dedicato a Bob Noto a cura del regista Francesco Catarinolo (qui il trailer) . La serata prevede intermezzi gastronomici cucinati da quattro grandi chef amici di Bob: Carlo Cracco, Matteo Baronetto, Paolo Griffa e Giuseppe Rambaldi.

Il documentario esplora la carriera di Bob Noto e indaga la sua capacità di scoprire e valorizzare talenti culinari. Attraverso interviste con chef, colleghi, amici e la sua famiglia, “Bob Noto: The World’s Finest Palate” offre un ritratto intimo di un uomo che ha ridefinito il modo di interpretare e apprezzare il cibo.

L’opera segue la vita di Noto, il suo percorso, partito dall’utensileria di famiglia, ha spaziato tra le esperienze culinarie più straordinarie ed è stato costellato da viaggi, ristoranti, risate, scherzi, avventure stravaganti e imprese surreali. 

I più importanti chef d’Europa e del mondo si sono uniti per raccontare come Bob abbia influenzato il modo in cui guardiamo e gustiamo il cibo.

“Bob Noto è stato più di un semplice gourmet; è stato un visionario che ha cambiato il modo in cui vediamo e viviamo il cibo. Questo documentario è un tributo al suo impatto e alla sua eredità, un viaggio che celebra la sua passione e il suo impegno per la gastronomia” dice Francesco Catarinolo.