Nuova vittoria anti-Ogm. Piaccia o meno, in Italia i seminativi geneticamente modificati hanno vita dura. Il Consiglio di Stato ha confermato la decisione del Tar del Lazio di bloccare le semine biotech in corso nei campi del Friuli rinviando la definitiva decisione nel merito al 4 dicembre quando di fatto sarà già in vigore la normativa europea che lascia la libertà di non coltivare Ogm ai singoli Stati Membri.
Lo ha tempestivamente comunicato, come sempre, la Coldiretti che guida la battaglia corto le coltivazioni Ogm in Italia. Il Tar del Lazio aveva bocciato il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech Mon810. A questo punto – ha commentato Coldiretti – le amministrazioni coinvolte non hanno più alcun alibi per non intervenire nella repressione delle coltivazioni illegali ed evitare l’aggravarsi delle contaminazioni ambientali in atto.
Non so con precisione quanto sia stato scientificamente provato rispetto alle contaminazioni dei campi vicini a quelli coltivati Ogm. Quel che è certo è che sarebbe auspicabile – perché il ministro Martina non se ne fa promotore? – un dibattito ampio, dettagliato e il più possibile sereno sul tema. Per ora parlare di Ogm è un po’ come discutere di calcio: se ne parla per partito preso senza mai ascoltare le ragioni degli altri.