Un anno fa l’aveva detto e lo ha fatto. Bernardo Caprotti aveva annunciato che avrebbe tolto l’olio di palma tra gli ingredienti dei suoi biscotti e grissini e oggi arriva il comunicato ufficiale dell’azienda: Esselunga “ha tolto olio di palma dalla maggioranza dei biscotti, dalla totalità dei grissini e dei cracker e in quasi tutte le confezioni di fette biscottate e crostini”. Arriva seconda, dopo che Carrefour poche settimane fa ha modificato la linea dei biscotti.
La mossa era stata annunciata un anno fa dopo l’avvio di una petizione promossa da Il Fatto Alimentare e Great Italian Food Trade su change.org “Contro l’invasione dell’olio di palma”: le adesioni hanno superato quota 174 mila e continuano a crescere.
Oggi, annuncia la catena milanese, nei punti vendita si trovano 10 tipi di biscotti frollini per la prima colazione palma free e solo 5 con la vecchia ricetta. Anche la maggioranza delle fette biscottate (4 su 6) e dei crostini (2 su 3) sono senza olio tropicale.
È un buon segno, comunque, un esempio di quanto incidano le richieste dei consumatori. La banca dati de Il Fatto Alimentare ad oggi elenca oltre 500 prodotti palma free e anche qui il numero è in costante crescita.