L’Antitrust ha avuto la mano pesante con Lidl: multa da 500mila euro per aver messo sugli scaffali un falso olio extra-vergine. L’olio a etichetta Primadonna contiene infatti solo olio vergine di oliva.
Tutto risale all’autunno 2015 quando il procuratore di Torino Raffaele Guariniello (ora in pensione) ha disposto accertamenti e analisi dei Nas su alcuni campioni di olio in vendita (oltre a quello venduto da Lidl, Carapelli, Bertolli, Sasso, Coricelli, Santa Sabina e Antica Badia). Dopo i risultati dei Nas è entrata in azione l’Antitrust cui si erano rivolte alcune associazioni di consumatori: Lidl è stata censurata per pubblicità ingannevole. Nella sentenza si dice che l’olio Primadonna “non corrisponde alla categoria olio extra vergine di oliva dichiarata in etichetta trattandosi, invece, di olio vergine di oliva”. Si ribadisce la validità della prova organolettica, da affiancare ai test analitici per stabilire se un olio può essere classificato come extra vergine.
Ora resta da vedere se l’Antitrust condannerà anche gli altri marchi sottoposti a verifiche…