Niente pubblicità di junk food sugli autobus e nelle metropolitane inglesi. Lo ha deciso il governo britannico per tentare di arginare il fenomeno dell’obesità infantile.
Il divieto è in vigore dal 25 febbraio. Resta da capire cosa sia da considerare junk food. Anche un panino al salame o un pezzetto di parmigiano? Il precedente della famosa vicenda dei “semafori” sulle etichette dei cibi contenenti grassi o zuccheri non lascia troppo tranquilli…
Il tema dell’obesità infantile è molto serio e il fenomeno va certamente combattuto. Ma forse sarebbe più utile parlarne nelle scuole, insegnare ai bambini una corretta alimentazione piuttosto che vietare le pubblicità degli hamburger e delle patatine…
Non è la prima volta che si sente parlare di iniziative del genere, ricorda Lifegate. Nel 2016 Tawain ha bloccato i passaggi televisivi delle pubblicità di junk food, dalle 17 alle 21, ogni giorno, sempre per combattere l’obesità in bambini e adolescenti. Nel 2014 invece due associazioni avevano portato all’Oms la richiesta di etichettare il cibo spazzatura con le stesse frasi shock dei pacchetti di sigarette per scoraggiarne il consumo, mentre nel 2017, durante la Summer Academy on Food Law and Policy di Bilbao, si era discusso di tassare il junk food come il tabacco.