Il futuro – ma anche il presente – del vino italiano è sui mercati esteri. È quindi un’ottima notizia che il cda dell’Ice, l’organismo che ha come missione lo sviluppo del made in Italy all’estero, abbia fatto posto a una produttrice vinicola.
Il Consiglio dei Ministri ha infatti nominato nel consiglio di amministrazione dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) Josè Rallo, insieme al fratello Antonio alla guida della storica cantina siciliana Donnafugata.
Quinta generazione di una famiglia con 160 anni di esperienza nel vino di qualità, 56 anni, Josè Rallo in azienda si occupa di marketing, comunicazione e controllo di gestione. Solida formazione economica (si è laureata in Economia e Commercio con il massimo dei voti presso la Scuola Superiore S. Anna di Pisa) è il volto dell’azienda sui mercati internazionali. Ha collezionato diversi prestigiosi incarichi: prima donna membro del cda del Banco di Sicilia su nomina di Unicredit e presidente del Comitato Territoriale Sicilia, membro dell’Associazione Donne del Vino, consigliere di Assovini Sicilia, nel 2009 è stata anche nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
“L’Italia deve guardare con fiducia al commercio estero e puntare a giocare un ruolo di primo piano anche in questa fase così complessa e delicata della pandemia e delle relazioni commerciali a livello internazionale – ha commentato alla notizia della nomina all’Ice -. Il Paese deve fare squadra per dare nuovi strumenti ed occasioni di sviluppo alla internazionalizzazione del nostro tessuto produttivo. Il nostro Made in Italy è fatto di saperi e territori che danno vita a produzioni di qualità, uniche e sostenibili come quelle dell’agricoltura e della filiera agroalimentare da cui provengo. Sono questi gli asset strategici del nostro Export e dell’immagine dell’Italia nel Mondo il cui straordinario potenziale l’Ice è chiamata a promuovere”.
Conosco Josè da tanti anni e oltre a una stima profonda provo nei suoi confronti un grande affetto. Le riconosco una grande qualità: saper guardare la vita col sorriso.
E un’altra, che sarà importante nel nuovo ruolo e che spero sappia trasferire ai suoi colleghi in Ice: la potenza incalcolabile della soft communication. Spesso è più efficace una bossa nova sussurrata con un bicchiere di Tancredi in mano che un power point di strategie di marketing…