È una di quelle notizie destinate a far rumore. Molto rumore. Una vera bomba nel piccolo mondo che gira intorno al fine dining internazionale. Alain Ducasse, le roi, lascia il suo ristorante tristellato al Plaza Athénée di Parigi. Uno dei luoghi di culto dell’alta cucina, meta di ogni (danaroso) gourmet a caccia di emozioni gastronomiche.
Lo ha annunciato lui stesso dopo che i rumors erano rimbalzati qua e là (in Italia il primo a dare la notizia era stato l’informatissimo Reporter Gourmet). Forse i suoi fan avrebbero preferito una motivazione sentimentale, ahimé la ragione del divorzio dal Dorchester è prosaica. Affitto troppo alto, soprattutto dopo mesi di chiusure causa pandemia.
In un primo momento sembrava che Ducasse avesse deciso di abbandonare anche il locale che ha all’interno dell’hotel Meurice (due stelle Michelin). Non si sa cosa accadrà a quello di Londra, sempre dentro al Dorchester.
Aldilà delle motivazioni economiche della scelta del grande chef molti addetti ai lavori si sono spinti a pronosticare effetti più ampi sul mondo della gastronomia. L’abbandono di Ducasse lascia presagire un cambio di rotta dell’alta cucina internazionale? Come dice Reporter Gourmet lo chef sembrerebbe “puntare su formule più popolari come Sapid, ambizioso progetto di street food di prossima apertura; sullo sviluppo delle manifatture del cioccolato, del caffè e del gelato e sull’inaugurazione di nuovi ristoranti (Le Grand Contrôle a Versailles, Rech e Les Ombres presso il Musée du Quai Branly)”.
Intanto al Plaza Athénée è dato quasi per certo l’arrivo di Jean Imbert, giovane star dei fornelli televisivi (ha vinto la terza stagione di Top Chef). Imbert non è un improvvisato, ma è di certo molto mediatico e frequenta lo star system. Ha aperto un ristorante con il cantante Pharrel Williams ed è stato fidanzato con un paio di attrici e una ex Miss Francia. A Parigi ha aperto un ristorante, Mamie, con la nonna ultanovantenne.