Comprereste un vino rosato in una bottiglia di plastica rettangolare? Se state storcendo il naso fate male. Primo perché il vino è di ottima fattura (garantisce Moët Hennessy), secondo perché il progetto è estremamente interessante. E come dicono gli inglesi, decisamente UpToDate.
Galoupet Nomade 2021 è un rosé Côtes de Provence fresco e leggero. Un assemblaggio delicato ma vivace di Grenache, Syrah, Rolle e Cinsault con sentori di bacche rosse e pompelmo e un pizzico di mineralità. Fin qui tutto nella norma. La novità è la bottiglia ecologica, piatta e ultraleggera (del peso di soli 63 g) interamente realizzata in Prevented Ocean Plastic riciclata. Ideata dagli esperti di packaging sostenibile di Garçon Wines può essere una svolta per un consumo non pretenzioso, giovane e allegro. Io la vedo perfetta nella cambusa di una barca, anche per l‘ottima impilabilità…
Nomad è un vino di Château Galoupet, primo Cru Classé de Provence a entrare nel portafoglio Moët Hennessy, presente con il suo vigneto sin dal XVIII secolo e riconosciuto Cru Classé dal 1955.
La tenuta è immersa in un ecosistema unico: 77 ettari di bosco protetto e 69 ettari di vigne di proprietà. Moët Hennessy ha raccolto la sfida di una valorizzazione del terroir provenzale nel massimo rispetto dell’ambiente. La proprietà ha iniziato la propria conversione biologica ad agosto 2020 e sarà completamente certificata entro il 2023. In quanto Cru Classé, è proprietaria al 100% delle sue uve.
Château Galoupet sorge nella cosiddetta “Provenza Cristallina” – una delle più antiche formazioni geologiche della regione – e vanta un proprio microclima, con tre composizioni di suolo localmente specifiche: siamo in Costa Azzurra, tra il massiccio dei Maures, le vicine paludi salmastre protette e ci si affaccia sulle isole di Porquerolles, Port Cros e Le Levant.
La nuova proprietà ha deciso di puntare con forza sulla biodiversità; la tenuta con così tanti ettari di bosco protetto, vuole esserne un santuario. Grazie al lavoro compiuto in collaborazione con il CEN PACA (Conservatoire des EspacesNaturels Provence-Alpes-Côte d’Azur) è stato possibile eseguire un “censimento” sulla flora e fauna autoctone presenti: pino cembro, quercia da sughero e camomilla rara. Oltre 90 specie animali, tra cui 12 di pipistrelli e la tartaruga di Hermann.
In collaborazione con l’OFA (Observatoire Francaisd’Apidologie), sono stati integrati nella tenuta 200 alveari e in primavera sarà installata anche una stazione di fecondazione delle api regine, che verrà ripristinata ogni anno tra febbraio e aprile. Si tratta di una delle sole 12 stazioni di fecondazione al mondo.
Inoltre sono stati destinati 3,5 ettari di vigneti a progetti di ricerca e sviluppo. Insieme al team scientifico dell’INAO (Institut National de L’Origine et de la Qualité) e al Syndicatsdes Côtes de Provence, sono iniziati progetti sperimentali che indagano il potenziale di resistenza al clima e alla siccità di alcune varietà di uve. Le parcelle biodinamiche vengono utilizzate anche per valutare la produzione di nuovi vini.
Dopo tre anni dedicati all’analisi dei terreni, alla coltivazione dei vigneti e alla rivitalizzazione dell’area naturale della tenuta, Château Galoupet ha presentato i suoi primi vini rosé realizzati in conversione biologica: Château Galoupet Cru ClasséRosé 2021 e, appunto, Galoupet Nomade 2021. Château Galoupet Cru Classé Rosé 2021 è un vino strutturato, frutto dell’assemblaggio di Grenache, Rolle, Syrah e Tibouren. Per i degustatori “la mineralità incontra la cremosità, la scorza di pompelmo fa spazio alla pesca, in un lungo viaggio verso un finale delicatamente salino”.