L’Italia ha due nuovi tre stelle (uno in realtà una riconferma). Brindano I Quattro Passi a Nerano e Atelier Moessmer a Brunico, la nuova avventura di Norbert Niederkofler dopo la chiusura del tristellato St. Hubertus la scorsa primavera. La Guida Michelin 2024, presentata stasera al Teatro Grande di Brescia, porta a quota 395 gli stellati italiani: 5 nuovi due stelle e 26 ristoranti che hanno agguantato il primo macaron.
Le due stelle sono andate a Verso, degli chef Mario e Remo Capitaneo (a lungo ai fornelli con Enrico Bartolini) a Milano; Andrea Aprea sempre a Milano, il locale dello chef campano che riconquista la doppia stella dopo averla ottenuta con il Vun del Park Hyatt; George Restaurant, il ristorante dell’hotel Parker a Napoli con lo chef Domenico Candela; Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia, dove l’intera famiglia collabora con il giovane Maicol Izzo, rientrato a casa dopo l’esperienza spagnola; La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti a Serralunga d’Alba, un rientro subito a doppia stella per il cuoco che ha appena avviato la sua nuova cucina al Boscareto Resort.
Se in molti speravano una riconferma al vertice per Niederkofler meno scontato era il riconoscimento per il ristorante creato da Tonino Mellino 40 anni fa. Un premio meritato per questa famiglia sempre impegnata a valorizzare il proprio territorio. Oggi in cucina c’è il figlio Fabrizio che ha saputo fare il salto di qualità senza perdere un grammo di autenticità. I piatti che hanno colpito gli ispettori della Rossa sono le linguine alla Nerano, il fusillone ai ricci di mare, l’agnello Laticauda e la pasticceria salata.
Bello che Michelin non abbia avuto esitazioni a riconfermare le tre stelle a Niederkofler. Emozionato, è salito sul palco con i giovani che sono il futuro (e il presente) di Atelier Moessmer, il locale che ha aperto nell’estate a Brunico: Mauro Siega in cucina e Lucas Gerges in sala. A Brunico è, se possibile, ancor più rigorosa l’aderenza ai criteri della filosofia gastronomica di Niederkofler, Cook the Mountain, e ai temi della sostenibilità. Michelin ha voluto indicare come piatto iconico il risotto con robiola, tuorlo d’uovo grattugiato e crescione.
Confermati tutti gli altri tre stelle: Villa Crespi, Piazza Duomo, Da Vittorio, Le Calandre, Dal Pescatore, Osteria Francescana, Enoteca Pinchiorri, La Pergola, Reale, Uliassi ed Enrico Bartolini al MUDEC.
Tra i nuovi stellati solo tre ristoranti guidati da chef donne: Casa Mazzucchelli (Aurora Mazzucchelli), Ada (Ada Stifani) e Wood (Amanda Eriksson).
Sono state assegnati 13 stelle verdi e quattro premi speciali: Young Chef a Maicol Izzo di Piazzetta Milù; Servizio di Sala a Federica Gatto del ristorante Cetaria a Baronissi; Chef Mentor a Gaetano Trovato del ristorante Arnolfo a Colle di Val d’Elsa e premio speciale Sommelier a Marzio Lee Vallio del ristorante Esplanade a Desenzano sul Garda.
Qui i nuovi stellati