Massimo Bottura è il primo degli italiani nella classifica dei San Pellegrino World's 50 Best, la classifica stilata dal magazine inglese Restaurant, diventata ormai una bibbia per i gourmet di tutto il mondo.
In tutto gli italiani rappresentati nell'elenco dei 50 best sono sei. Davide Scabin, l'eclettico chef del Combal Zero di Rivoli si è attestato al 28° posto, salendo di sette posizioni, Carlo Cracco è rientrato, dopo un anno di assenza, al 33° posto, subito dopo Le Calandre del più giovane tristellato della storia, Massimiliano Alajmo (sceso però di ben 12 gradini). Poco più in giù, al 38° e 39° posto, Dal Pescatore di Canneto sull'Oglio e Il Canto, l'ottima tavola della Certosa di Maggiano a Siena.
Le sorprese sono venute dal Sudamerica. In lista in settima posizione il brasiliano D.O.M., con un'ascesa inarrestabile che benedice la cucina sostenibile di Alex Atala, attento promotore dei prodotti provenienti dalla regione del Rio delle Amazzoni, mentre fa il suo ingresso il peruviano Astrid Y Gaston, famoso tra i buongustai di Lima per i suoi chupe (stufati di pesce).
Tra le new entry più interessanti va segnalato The Ledbury, che già si è guadagnato due stelle Michelin: lo chef Brett Graham è australiano e il locale è nel cuore di Notting Hill ma giureresti di essere in riva alla Senna.