I dati Istat oggi lo hanno sancito ufficialmente: spendiamo meno per mangiare. I consumi alimentari hanno registrato un calo del 2,6 per cento. Impazza il tre per due o il cinque per tre: supermercati e iper sono ormai schiavi delle offerte e le aziende alimentari cercano nuove strade per acchiappare l'attenzione dei clienti allo scaffale. Un nuovo trend arriva, ancora una volta, dall'America. Come in ogni epopca di crisi che si rispetti ha il sapore della nostalgia: grandi marchi come Pepsi e Procter & Gamble ripescano dagli archivi rassicuranti confezioni degli anni del boom. Così rivediamo il detersivo Tide della nostra infanzia, sono tornati i Doritos, taco-chip nella confezione anni Sessanta, la Pepsi è proposta in lattina retrò.
Gli esperti di marketing spiegano che questo è anche un modo per riaffermare la supremazia dei marchi verso i prodotti private label della grande distribuzione. Pare che funzioni. Le vendite dei Cheerios col packaging retrò continuano a salire da quando sono stati commercializzati un paio di anni fa e la Pespi ha verificato che il 50% dei clienti che acquistavano la lattina-nostalgia compravano di più di quanto avrebbero fatto normalmente.